La Banca Centrale Europea (BCE) continua a mantenere un atteggiamento vigilante nei confronti degli istituti finanziari europei, proiettando elevati standard di capitalizzazione e liquidità per l’anno 2025. Nonostante le banche mostrino robustezza capitale e una produttiva generazione di profitti, crescenti sfide interne e esterne spingono l’ente regolatore a non abbassare la guardia.
Dall’analisi riportata nell’SREP, il processo di revisione e valutazione prudenziale annuale condotto dalla BCE, emerge che il quadro bancario europeo si presenta globalmente solido. Tuttavia, l’accento viene posto sulla necessità di migliorare costantemente la governance interna, la gestione del rischio e la resilienza operativa. Questi aspetti, uniti a potenziali minacce macro-finanziarie e a shock geopolitici di notevole entità, delineano un paesaggio ricco di insidie che le banche dovranno navigare.
Per far fronte a questi rischi, la BCE ha deciso di rialzare i requisiti per il capitale di qualità superiore (CET1), essenziali per assorbire perdite in tempi di crisi, portandoli all’1,2% degli attivi ponderati per il rischio per il 2025, rispetto all’1,1% precedente. Questa misura rappresenta un incremento sutile ma significativo, segnale di un approccio cauto e proattivo nel mantenimento della stabilità finanziaria.
L’importanza di una gestione del rischio efficace diventa sempre più un fulcro centrale per l’operatività delle banche. Nel contesto attuale, caratterizzato da una crescente incertezza economica e tensioni geopolitiche, una solida architettura di controllo interno e una strategia di gestione rischi agile sono imperative per prevenire vulnerabilità che potrebbero compromettere non solo le singole istituzioni, ma l’intero sistema finanziario europeo.
La resilienza operativa, altresì, gioca un ruolo cruciale. L’abilità di una banca di continuare a operare durante sconvolgimenti significativi non riguarda solo la stabilità della stessa banca, ma anche quella dell’economia più ampia cui essa serve. Questo include la capacità di gestire efficacemente trasformazioni digitali, cyber attacchi e altre forme di disrupzioni tecnologiche, che sono ormai considerate fattori di rischio di primo piano.
Con queste azioni, la BCE sollecita indirettamente le banche a non sedersi sugli allori dei recenti successi finanziari, ma a perseguire un miglioramento continuo delle proprie strutture di rischio e operazioni interne. Il messaggio è chiaro: l’adeguatezza del capitale rimane essenziale, ma non sufficiente da sola a garantire la sicurezza e la solidità di lungo termine di questi pilastri dell’economia europea.
In sintesi, mentre il panorama bancario europeo può attualmente vantare uno stato di salute invidiabile, la persistenza di sfide globali esige un rinnovato e rigoroso impegno nel consolidamento delle fondamenta prudenziali. Prepararsi adeguatamente oggi significa proteggere domani il sistema bancario e finanziario da possibili scenari avversi, garantendo così a imprese e cittadini europei una maggiore stabilità economica.