Il settore alberghiero italiano, fortemente colpito dalla crisi pandemica di COVID-19, ha registrato una robusta ripresa nel corso del 2023, raggiungendo un record di occupazione che non ha precedenti nella storia del settore. Secondo i dati raccolti da Federalberghi e elaborati in collaborazione con Ebnt, sono stati impiegati in media 224.026 dipendenti, con un picco di 313.506 lavoratori nel solo mese di luglio.
Il risanamento occupazionale nel turismo è spinto significativamente dalla capacità di questo settore di adattarsi e rispondere alle esigenze di categorie tradizionalmente più vulnerabili del mercato del lavoro, come i giovani e le donne. Quasi la metà dei lavoratori del settore è sotto i 30 anni, mentre le donne rappresentano il 52,8% del totale, riflettendo un ambiente lavorativo equilibrato e inclusivo. Questo particolare aspetto sottolinea l’importanza del settore non solo come motore economico, ma anche come catalizzatore di inclusione sociale e parità di genere.
Un elemento da non sottovalutare è la forte componente di lavoratori stranieri, che costituisce il 30,8% del totale, raggiungendo il 41% nelle aree del nord-est. Tale presenza non solo testimonia l’internazionalità del mercato lavorativo italiano, ma rappresenta anche un vitale contributo alla società, promuovendo integrazione e coesione sociale.
Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, ha evidenziato come questi dati confermino un’inversione di tendenza positiva per il settore, che dopo gli anni di pandemia mostra segni di una vigorosa ripresa. La speranza è che questo trend si consolidi, dando origine a un rinnovato sviluppo che possa anche beneficiare di un continuo supporto da parte delle istituzioni e degli operatori del settore.
Dal punto di vista geografico, il Trentino Alto Adige si conferma come la regione con il maggiore impiego nel settore alberghiero, seguita da Lombardia e Veneto. Interessante notare come il fronte delle isole abbia registrato il maggiore aumento percentuale, con un +15% rispetto al 2019, segno di un possibile reindirizzamento delle preferenze turistiche e di investimenti infrastrutturali significativi.
Per quanto riguarda la distribuzione provinciale, Bolzano guida la classifica dei territori con il maggiore numero di lavoratori in ambito alberghiero, sopravanzando storici colossi turistici come Roma e Milano. Questa situazione geografica diversificata riflette la variegata offerta turistica italiana, capace di attrarre visitatori in molteplici località.
In conclusione, i dati del 2023 evidenziano non solo una risalita del settore alberghiero ma anche un cambiamento nel tessuto lavorativo, con una maggiore inclusione e diversificazione. Le sfide future saranno quelle di mantenere questa crescita, garantendo stabilità occupazionale e sostenendo l’innovazione per rimanere competitivi nel panorama turistico globale. La strada è tracciata: resta ora da percorrerla con determinazione e visione strategica.