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Calabria al voto: l’ascesa dei partiti al governo e il calo del M5S

In POLITICA
Giugno 10, 2024

In Calabria, nelle recenti elezioni europee, nonostante l’astensionismo elevato, con una partecipazione che si arresta al 40,31%, la configurazione politica offre numerosi spunti di riflessione. Il voto regionale ha manifestato uno spostamento significativo a favore dei partiti che attualmente compongono la coalizione di governo, rivelando dinamiche politiche che meritano un’analisi attenta.

Fratelli d’Italia, confermandosi il primo partito nella regione, ha visto un rafforzamento del proprio sostegno, attestandosi al 20,55%, con un aumento di oltre un punto percentuale rispetto alle politiche del 2022. Questo risultato non solo consolida la leadership di Giorgia Meloni sulla scena politica locale, ma rafforza la percezione di FdI come riferimento per un elettorato sempre più ampio.

Parallelamente, Forza Italia – Noi moderati si è dimostrato un vero e proprio fenomeno in Calabria, raddoppiando i consensi rispetto al dato nazionale e attestandosi al 18,01%. È interessante osservare come l’unione con Noi moderati abbia potenziato il partito nell’area, segnando un distaccamento dall’1,02% ottenuto quando corse da solo nelle politiche. Questo consolida ulteriormente la posizione di Roberto Occhiuto, vice segretario nazionale e figura di spicco in questa regione.

Anche la Lega ha registrato un incremento significativo, portando i suoi consensi al 9,19%, migliorando di quasi quattro punti il risultato delle precedenti politiche.

Il Partito Democratico, sebbene in crescita, non riesce a superare il M5S, portandosi dal 14,40% al 15,92%. Interessante notare che l’Alleanza Verdi e Sinistra, pur rimanendo sotto il dato nazionale, ha fatto un salto notevole dal 1,74% al 5,94%, segno che l’elettorato incline a tematiche ambientali e sociali sta trovando nuovi punti di riferimento politici.

A scontrarsi con il terreno infertile troviamo il Movimento 5 Stelle, il cui consenso si è quasi dimezzato, passando dal 29,36% al 16,08%. Questo declino getta ombre sul futuro del movimento nella regione, in una fase in cui sembra perdere la sua presa su un elettorato una volta fedele.

Tra le personalità emergenti spiccano Giusi Princi di Forza Italia, che ha ottenuto un’affermazione travolgente con 63.952 preferenze, e Pasquale Tridico del M5S, che, nonostante la flessione del suo partito, ha raccolto 27.325 voti. Domenico ‘Mimmo’ Lucano, ex sindaco di Riace, si conferma una figura di spicco con 22.616 consensi, sostenendo le politiche di accoglienza.

Questi dati delineano un panorama politico in evoluzione in Calabria, dove il sostegno crescente a partiti governativi potrebbe delineare nuove strategie e alleanze future. La complessità del voto calabrese è sintomo di un’ampia riflessione nazionale sulle dinamiche partitiche, l’influenza dei leader locali, e le aspettative di un elettorato che sembra orientarsi sempre più verso formazioni politiche tradizionali o rinnovate, lasciando indietro, almeno per il momento, le proposte più innovative del passato recente.

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Redazione