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Calo Consistente dell’Economia Sotterranea in Italia

In ECONOMIA
Ottobre 19, 2024

Una recente analisi condotta dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre ha portato alluce dati che confermano una marcata contrazione dell’economia sommersa in Italia. L’indagine, basata su cifre del 2021, segnala una decrescita quasi uniforme nelle diverse regioni, ad eccezione del Molise, con uno sviluppo particolarmente notevole per quanto riguarda il contrasto all’evasione fiscale.

Tradizionalmente, l’economia non osservata comprende tutte quelle attività economiche che sfuggono al controllo delle autorità fiscali, incluse le transazioni non registrate, il lavoro nero e altre forme irregolari di impiego e di produzione di reddito. Secondo i dati rilevati, il valore totale di tale settore ammontava a 201,6 miliardi di euro nel 2021, pari al 10,1% del Prodotto Interno Lordo (PIL) nazionale. Questo segna un calo rispetto ai 195 miliardi del 2019, che rappresentavano il 10,8% del PIL.

Particolarmente significative sono state le riduzioni osservate in alcune delle regioni più grandi e economicamente significative del Paese. Il Lazio ha registrato un decremento di 2,2 miliardi di euro, seguito dalla Lombardia con 1,9 miliardi e dalla Campania con 1 miliardo. Anche la Toscana ha visto una riduzione di 943 milioni di euro.

In termini di impatto sul valore aggiunto regionale, le regioni settentrionali restano quelle con il maggiore volume di economia non osservata, essendo anche le più popolose e produttive. La Lombardia si posiziona in testa con un’economia sommersa di 31,3 miliardi di euro, seguita da Lazio, Campania, Veneto ed Emilia-Romagna. Tuttavia, è nel Mezzogiorno che si osservano le percentuali più elevate rispetto al PIL regionale, con punte del 19,2% in Calabria.

Parimenti rilevante è il calo registrato nell’evasione fiscale. Le cifre del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) indicano un abbassamento a 82,4 miliardi di euro nel 2021, di cui 72 miliardi da entrate tributarie e 10,4 miliardi da contributi, segnando una diminuzione di 17,8 miliardi (-17,8%) rispetto al 2019.

Questo miglioramento è attribuibile a una serie di politiche e strumenti introdotti nell’ultimo decennio, tra cui la cosiddetta compliance, la fatturazione elettronica e l’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi. Si aggiungono le misure dello split payment per i fornitori della pubblica amministrazione e del reverse charge nel settore edile, che hanno indirettamente contribuito a una maggiore trasparenza e a una riduzione delle opportunità di evasione fiscale.

Questi dati prospettano un cambiamento nel modo in cui l’economia italiana affronta il fenomeno della non osservanza fiscale, pur continuando a lavorare sulle sfide legate alle discrepanze regionali. Se il trend di diminuzione dell’economia sommersa si dovesse confermare nei prossimi anni, si potrebbero aprire nuove opportunità per uno sviluppo economico più equo e trasparente a livello nazionale.