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Calo nei mercati europei: settori del lusso, automobilistico e alcolico sotto pressione

In ECONOMIA
Gennaio 03, 2025

La chiusura della settimana borsistica, coincidente con il passaggio dal 2024 al 2025, ha evidenziato un trend preoccupante per diversi settori chiave dell’economia europea. In particolare, i mercati del lusso, degli alcolici e dell’automotive hanno subito significative perdite, influenzati negativamente sia da fattori esterni specifici che da un atteggiamento più cauto degli investitori nei confronti di asset ritenuti più vulnerabili in un contesto di incertezza economica globale.

Nel dettaglio, l’indice azionario di Milano ha visto una predominanza di segnali negativi, con solo poche eccezioni a sostegno di un quadro generale di debolezza. Tra i pochi a emergere sul fronte positivo, Saipem ha segnato un incremento del 2,18%, risultando una delle migliori performance nella giornata, seguita più modestamente da Leonardo e Azimut, rispettivamente con guadagni dello 0,46% e dello 0,2%.

Al contrario, il colosso delle bevande alcoliche Campari ha registrato una flessione drastica del 5,21%, guidando un trend negativo esteso a tutto il settore. Questo movimento discendente è stato scatenato da dichiarazioni preoccupanti del dottor Vivek Murty, consulente della Casa Bianca in materia di sanità pubblica, il quale ha evidenziato possibili collegamenti tra il consumo di alcol e un aumentato rischio di sviluppare malattie cancerogene. Seguendo l’andamento di Campari, altri giganti del settore come Diageo, AB InBev e Pernod Ricard hanno perso significativi punti percentuali.

Analogamente, il comparto dell’auto ha mostrato segni di sofferenza, con Stellantis che ha segnato un decremento del 3,5%. Questa contrazione riflette un malcontento più ampio verso le aziende automobilistiche con esposizione significativa al mercato cinese, dove si stanno registrando segnali di rallentamento economico.

Le perdite non hanno risparmiato nemmeno il settore dei beni di lusso, con alcuni dei nomi più prestigiosi che hanno registrato ribassi notevoli. Tra questi, Moncler e Lvmh hanno perso rispettivamente il 3,27% e il 3,79%, seguiti da Hermes e Kering con cali del 2,78% e del 4,8%.

Dall’altro lato del panorama economico, i settori finanziario ed energetico hanno mostrato una maggiore tenacia, resistendo meglio alle pressioni di mercato e confermando la loro posizione come baluardi di stabilità in un momento di incertezza generalizzata. Questa resilienza può essere interpretata come una conseguenza diretta della ricerca degli investitori di asset considerati più sicuri o meno esposti a shock immediati.

Complessivamente, la situazione attuale dei mercati evidenzia una chiara discriminazione tra settori considerati a rischio in un contesto economico globale fragile e quelli che continuano a offrire prospettive di stabilità o addirittura di crescita. Nei prossimi mesi, sarà fondamentale monitorare l’evolversi degli eventi e delle politiche economiche globali per comprendere meglio quali saranno le direttrici di lungo termine dei mercati finanziari europei e internazionali.