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Cambiamento al vertice per GranTerre: nuovi orizzonti per il colosso dell’agroalimentare

In ECONOMIA
Maggio 15, 2024

Nell’era della globalizzazione e del dinamismo economico, il settore agroalimentare italiano continua a distinguersi per la sua capacità di innovazione e qualità. Un esempio significativo di questa tendenza è rappresentato da GranTerre, gruppo leader nella produzione di salumi e formaggi stagionati, che ha recentemente annunciato importanti cambiamenti nel suo assetto dirigenziale. Maurizio Moscatelli è stato nominato nuovo amministratore delegato, mentre la presidenza è stata affidata a Ivano Chezzi.

Queste nomine non sono frutto del caso ma rappresentano una decisione strategica mirata a garantire un passaggio di consegne fluido e organico all’interno del gruppo. Moscatelli, con una solida traiettoria nell’ambito delle società di GranTerre, si avvicina al nuovo ruolo con un profondo conoscimento delle dinamiche interne e un impegno a proseguire il percorso di crescita sostenibile ed espansione intrapreso dal gruppo.

L’approvazione del bilancio del 2023 ha mostrato risultati molto positivi, con un incremento dei ricavi del 7,5% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 1,576 miliardi di euro. Questo aumento si evidenzia in modo particolare nel contesto delle esportazioni, che hanno visto una crescita del 13,3%, attestando vendite internazionali per 459 milioni di euro. Tali numeri non solo riflettono la solidità e la resilienza di GranTerre ma mettono in luce anche la crescente attrattività dei suoi prodotti sui mercati esteri.

Nel suo discorso, Moscatelli ha manifestato un profondo apprezzamento per l’operato dei suoi predecessori e per il supporto dei suoi colleghi, riconoscendo il lavoro di squadra come fondamentale per il successo del gruppo. “È un onore assumere il ruolo di amministratore delegato di GranTerre”, ha affermato, sottolineando l’importanza della continuità nella gestione e nelle strategie aziendali.

Il suo impegno si focalizza verso la valorizzazione delle filiere, la promozione di pratiche sostenibili e il mantenimento degli alti standard qualitativi che hanno sempre contraddistinto GranTerre. Moscatelli ha inoltre evidenziato l’intenzione di continuare a investire in innovazione, nonché a coltivare il legame con la tradizione, elementi che sono imprescindibili nel contesto dell’agroalimentare italiano.

L’accento posto sulla “centralità del cliente” e su una “visione internazionale” sono ulteriori conferme della volontà di GranTerre di rimanere contemporanea e competitiva in un mercato globale, abbracciando sfide ed opportunità che transcenderanno i confini nazionali.

Questi cambiamenti al vertice sono quindi interpretati non solo come una rinnovata fiducia nelle capacità gestionali interne, ma anche come un segnale di un’ambizione senza sosta di crescere e di innovare, consolidando la posizione di leader nel settore agroalimentare, un settore che continua a definire l’eccellenza del Made in Italy nel mondo. Con leader come Moscatelli e Chezzi, GranTerre sembra essere ben posizionata per navigare le correnti di un mercato sempre più esigente e variabile, rimanendo fedele alle sue radici e al contempo guardando al futuro con una visione chiara e strategica.