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Cervignano del Friuli, Don Luigi Ciotti: “Proteggere i giornalisti significa tutelare la democrazia”.

In ATTUALITA', REGIONI
Ottobre 18, 2025
Il fondatore di Libera ha lanciato un appello chiaro: “Non dobbiamo lasciarli soli, questi giornalisti”.

“Sigfrido Ranucci, con Report, non si ferma in superficie: va in profondità per offrire conoscenza e stimolo. Per questo paga un prezzo”. Così don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, ha commentato l’attentato subito dal noto giornalista durante un incontro al Festival del Coraggio, organizzato dal Comune di Cervignano del Friuli con la direzione artistica della Bottega Errante.   “L’informazione è una sorgente di democrazia”, ha aggiunto Ciotti. “Proteggere chi cerca la verità significa tutelare la democrazia del nostro Paese. Ranucci ha già ricevuto minacce e denunce, ma il lavoro suo e della sua squadra resta un servizio fondamentale per la verità e la conoscenza”.  Il fondatore di Libera ha lanciato un appello chiaro: “Non dobbiamo lasciarli soli, questi giornalisti”. Nel corso dell’incontro, Ciotti ha inoltre ricordato il cooperante italiano Alberto Trentini, detenuto in Venezuela da oltre 300 giorni, e i tre carabinieri morti nell’esplosione di un casolare in provincia di Verona.  In memoria di Giancarlo Siani, giornalista ucciso dalla camorra 40 anni fa, Ciotti ha concluso con un monito: “Per aver avuto la schiena dritta e cercato la verità, Siani ha sacrificato la vita. Facciamo in modo che non possa capitare più”.

di Fausto Sacco