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Cimolai e Ohb Digital Connect al timone del nuovo progetto astrofisico in Cile

In ECONOMIA
Novembre 13, 2024

La frontiera dell’astrofisica è pronta a espandersi grazie a un ambizioso progetto che vede protagonista l’Italia. La Cimolai, in stretta collaborazione con Ohb Digital Connect, è stata scelta per realizzare due telescopi di notevole dimensione in Cile, una commissione prestigiosa dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Questi strumenti faranno parte del Cherenkov Telescope Array Plus (Cta+), un’iniziativa straordinaria nel campo dell’osservazione spaziale, finanziata con un generoso budget di 23 milioni di euro all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sottolineando l’importanza che il Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) attribuisce a questo campo.

Il progetto Cta+ non è soltanto una dimostrazione di eccellenza scientifica e tecnologica, ma si configura come un pilastro fondamentale per la strategia di ricerca italiana in astrofisica, complessivamente sostenuta da un investimento totale di oltre 71 milioni di euro. Grazie al coordinamento dell’Inaf e alla collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e numerose università italiane tra cui Bologna, Bari, Siena, Palermo e il Politecnico di Bari, senza dimenticare i partner internazionali, il progetto mira a investigare con precisione gli eventi cosmici di alta energia.

I telescopi, ciascuno con un diametro impressionante di 24 metri e un peso sfiorante le cento tonnellate, rappresentano una meraviglia della tecnologia moderna. La loro capacità di movimento agile permetterà di osservare l’intero cielo in questione di secondi, una caratteristica fondamentale per lo studio dei transitori celesti, come le esplosioni di raggi gamma e altre fenomenologie effimere dello spazio profondo. La sede scelta per l’installazione di questa avanzata strumentazione è il deserto cileno, già noto per ospitare alcune delle più importanti infrastrutture astronomiche del mondo.

Economia e ricerca spaziale si trovano così intrecciate in un dialogo fecondo: la Cimolai non è nuova a sfide di questa portata, essendo attualmente impegnata anche nella realizzazione dell’Extremely Large Telescope (Elt) per l’European Southern Observatory (Eso). Questi progetti non solo rafforzano il posizionamento dell’Italia sulla mappa mondiale dell’astrofisica, ma inaugura anche nuovi percorsi per l’industria nazionale, dimostrando come investimenti in grande scala in ricerca e sviluppo possano generare ritorni significativi in termini di innovazione e crescita economica.

La cerimonia di avvio, tenutasi presso la sede centrale dell’Inaf, segna l’entrata ufficiale in una nuova era dell’osservazione spaziale. Con questi sviluppi, l’Italia non solo conferma il proprio impegno verso la scienza di alta qualità, ma riafferma anche la capacità delle sue imprese di realizzare infrastrutture tecnologiche di prim’ordine, pronte a svelare i misteri dell’universo alle altissime energie. Nel contesto di un’economia sempre più globalizzata, iniziative come il Cta+ diventano cruciale per il mantenimento della competitività scientifica e tecnologica del nostro paese nel panorama internazionale.