Sulle melodie solenni di “Il Silenzio” e la deposizione di una corona di fiori, ha avuto inizio la toccante cerimonia a Monte Sole, tra i resti della chiesa di San Martino, per ricordare uno degli episodi più tragici della Seconda guerra mondiale in Italia: la strage di Marzabotto. I presidenti di Italia e Germania, Sergio Mattarella e Frank-Walter Steinmeier, hanno partecipato insieme alle commemorazioni per il tragico evento che segnò definitivamente le comunità di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno nel 1944, causando la morte di 770 innocenti, tra cui numerose donne e bambini.
L’intervento di Steinmeier è stato particolarmente significativo. Con un tono sommesso e un evidente dolore, ha chiesto perdono per le atrocità commesse dalle truppe naziste, in un gesto di profondo pentimento e rispetto verso le vittime e i loro discendenti. “Provo solo dolore e vergogna. Mi inchino dinanzi ai morti. A nome del mio Paese oggi vi chiedo perdono”, ha dichiarato il presidente tedesco, sottolineando l’importanza del ricordo e del perdono nella costruzione di un futuro condiviso basato sulla pace e sulla riconciliazione.
Durante l’evento è stata evidenziata l’importanza dell’educazione alla memoria. Attraverso la Scuola di Pace di Marzabotto e il gemellaggio con Brema-Vegesack, si promuove un dialogo attivo tra i giovani di entrambe le nazioni per rafforzare i valori di tolleranza e dialogo interculturale. In particolare, Steinmeier ha esaltato l’impegno delle comunità locali e l’investimento nel Fondo italo-tedesco per il futuro, finalizzato all’educazione dei giovani sulle tragedie storiche, per prevenire la ripetizione degli errori del passato.
Il presidente italiano Mattarella ha anch’esso sollecitato il rispetto e il mantenimento della memoria storica come fondamento per un futuro di pace. Ha riflettuto sulla capacità di Italia, Germania ed Europa di rinascere dalle ceneri del conflitto, costruendo un’epoca nuova all’insegna della libertà e della dignità umana. “Non è stato facile ricostruire un continente dalle macerie materiali e morali cui nazismo e fascismo l’avevano condannato”, ha dichiarato Mattarella, enfatizzando il coraggio e il sacrificio necessari per tale impresa.
Le cerimonie di commemorazione si sono concluse con un appello comune alla vigilanza contro le ricorrenti minacce alla democrazia, rafforzando il legame tra passato, presente e futuro. La presenza dei presidenti Mattarella e Steinmeier a Marzabotto non solo ricorda i tragici eventi del 1944, ma riafferma anche un impegno per una solidarietà duratura tra Italia e Germania, elevando Marzabotto a simbolo di unione e riconciliazione.
In questa giornata di riflessione e memoria, il ricordo di Marzabotto emerge non solo come una cicatrice della Seconda guerra mondiale, ma anche come un monito perenne contro l’odio e un faro di speranza per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico.