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Crescita dell’Antisemitismo a Torino: Un Allarme Sociale

In POLITICA
Gennaio 27, 2025

In occasione del Giorno della Memoria, Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica di Torino, ha sollevato preoccupazioni significative riguardo all’escalation di episodi antisemiti nella città. Durante la cerimonia ufficiale per il riconoscimento dei martiri e dei civili deportati nei lager nazisti, Disegni ha evidenziato una perturbante crescita del 400% degli atti di antisemitismo rispetto agli anni precedenti, un dato che suona come un campanello d’allarme per la società italiana e, in particolare, per la comunità di Torino.

La manifestazione di fenomeni quali negazione, distorsione e minimizzazione della Shoah vengono osservati con profondo sgomento dalla comunità ebraica e non solo, rivelando una tendenza inquietante verso l’oblio e la reinterpretazione deleteria di uno dei periodi più bui della storia umana. L’aumento dell’antisemitismo in una società moderna e multiculturale come quella italiana pone serie questioni sulla capacità collettiva di ricordare e imparare dai tragici errori del passato.

Il presidente Disegni ha sottolineato il ruolo cruciale della memoria collettiva, specialmente ora che i testimoni diretti degli orrori dell’Olocausto stanno, per naturale decorso della vita, scomparendo. La senatrice a vita Liliana Segre ha enfatizzato il rischio che nei prossimi anni la memoria dell’Olocausto possa essere relegata soltanto ai libri di testo, perdendo la potente testimonianza umana e diretta che tali relazioni comportano. È, quindi, imprescindibile, secondo il presidente Disegni, che la comunità si eriga a testimone dei testimoni, per evitare che le atrocità subite si trasformino in mere annotazioni storiche prive del necessario impatto emotivo e educativo.

Il fenomeno dell’antisemitismo non è un mero retaggio del passato, ma una problematica attuale e persistente che minaccia i valori di tolleranza e rispetto tra le diverse comunità. In questo contesto, è essenziale che le istituzioni, le associazioni e ogni singolo cittadino lavorino insieme per creare ambenti di educazione e memoria che contrastino l’indifferenza e il rinascimento di sentimenti antisemiti.

In risposta alla crescente ondata di antisemitismo, la Comunità ebraica di Torino, insieme ad altre organizzazioni, sta intensificando i suoi sforzi per promuovere iniziative educative che mirano a illuminare le nuove generazioni sui pericoli dell’odio razziale e sulla necessità di una memoria attiva e partecipata. Questi programmi si pongono l’obiettivo di instillare una maggiore consapevolezza e di stimolare una riflessione critica sulle dinamiche di esclusione e persecuzione che hanno segnato la storia.

La situazione di Torino riflette una problematica globale che richiede una risposta locale ma anche internazionale, orientata alla cooperazione e al rafforzamento di legami interculturali e interreligiosi. Solo così sarà possibile erigere un argine solido contro l’antisemitismo e costruire una società veramente inclusiva e rispettosa delle diversità che la caratterizzano.

In conclusione, l’allarme lanciato da Dario Disegni risuona come un appello alla responsabilità collettiva. Ignorare questa crescita esponenziale dell’antisemitismo significherebbe non solo dimenticare gli insegnamenti tragici della Shoah, ma anche minare le fondamenta stesse su cui si basa la convivenza civile nelle società moderne.