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Crisi e trasformazioni: l’Assemblea Costituente del Movimento 5 Stelle tra contestazioni e nuovi orientamenti

In POLITICA
Novembre 23, 2024

Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, accoglie con ottimismo la grande affluenza all’evento “Nova”, riunione che prevede di delineare il futuro del movovimento presso il Palazzo dei Congressi di Roma. L’incontro vede una significativa partecipazione dei membri del partito, incluso un nucleo solido di parlamentari, come Stefano Patuanelli e Francesco Silvestri, capigruppo rispettivamente al Senato e alla Camera.

Durante l’evento, Conte ha rimarcato il passaggio a un nuovo modello di democrazia partecipativa, esaltando l’impegno di Davide Casaleggio nello sviluppo delle prime fasi di democrazia diretta digitale. Tuttavia, il clima di speranza per una nuova era di partecipazione diretta si è presto scontrato con la realtà delle contestazioni. Un gruppo di membri denominato “Figli delle stelle”, in prevalenza giovani includendo l’ex deputato Marco Bella, ha vocalmente criticato l’evento, attribuendo al nuovo corso un’allontanamento dalle radici democratiche e una gestione autoritaria, suggerendo persino che l’obiettivo celato fosse manipolare l’esito delle votazioni interne.

Le divergenze non si fermano ai soli contestatori. Davide Casaleggio, figura storica del Movimento, ha espresso la sua delusione in una intervista, definendo l’assemblea “figlia di un fallimento elettorale” e accusando la gestione corrente di abbandonare i principi di democrazia dal basso che avevano caratterizzato i primi anni del movimento. Secondo Casaleggio, il modello corrente rischierebbe di portare il Movimento 5 Stelle verso un’inevitabile declino politico.

L’iniziativa “Nova” sembra quindi evidenziare la profondità delle fratture all’interno del Movimento 5 Stelle. Mentre alcuni vedono in questo rinnovamento un’opportunità per ricostituire e rafforzare la base elettorale, altri percepiscono la perdita di quelle caratteristiche straordinarie che avevano originalmente attirato molti dei suoi sostenitori. La sfida per il Movimento non è solo quella di rinnovarsi, ma di riconciliare queste diverse visioni in un contesto politico che dimostra sempre meno tolleranza per le incertezze interne.

In conclusione, se da un lato il Movimento 5 Stelle cerca di adattarsi e ristrutturarsi per affrontare le sfide future, dall’altro rimane il rischio che questa trasformazione possa alienare una parte non trascurabile della sua base, compromettendo quel senso di comunità e di partecipazione che ha alimentato il suo ascesa. Tuttavia, resta da vedere se la direzione intrapresa sarà in grado di generare una vera supernova, rilanciando il Movimento nel contesto politico italiano, o se sarà, come temuto da alcuni, l’eclissi finale di un sogno.

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Redazione