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Daria Perrotta, una svolta storica alla guida della Ragioneria Generale dello Stato

In ECONOMIA
Agosto 07, 2024

Il panorama amministrativo italiano segna un momento storico con la nomina di Daria Perrotta come nuova Ragioniera Generale dello Stato. Un cambio di guardia che non solo rompe il soffitto di cristallo in uno degli uffici più nevralgici del Ministero dell’Economia, ma introduce anche un profilo professionale atipico al suo vertice.

Daria Perrotta, nata nel 1977 e giurista di formazione, prende il testimone da Biagio Mazzotta, recentemente passato alla presidenza di Fincantieri. La sua carriera è stata costellata da ruoli significativi, ma outsider rispetto ai corridoi tradizionali che solitamente conducono alla Ragioneria Generale dello Stato. Tuttavia, la sua competenza e flessibilità professionale l’hanno vista brillare in vari contesti, inclusa la collaborazione con esponenti politici di diverso orientamento durante periodi di governo differenti.

La dottoressa Perrotta, specializzata in diritto, ha iniziato il suo percorso professionale nei ranghi delle commissioni parlamentari e ha successivamente assunto ruoli chiave a Palazzo Chigi. Più recentemente, ha servito come sostituto procuratore generale in Corte dei conti, posizione che le ha permesso di affinare ulteriormente la sua expertise in ambito governativo e legislativo.

La decisione di nominare Perrotta è stata sottolineata da una forte difesa del Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che ha respinto qualunque criticità sollevata dalla sua scelta: non derivando il suo profilo professionale dalle consuete filiere della Ragioneria o di istituzioni come la Banca d’Italia. Questo è stato un segnale di rottura con le tradizioni, che il ministro ha rivendicato osservando l’indiscutibile abilità e la trasversalità dell’esperienza di Perrotta.

Il ministro ha inoltre respinto le accuse di politicizzazione della nomina, sottolineando il lavoro di Perrotta con esponenti di diversi orientamenti politici e la sua abilità nello gestire questioni delicate al di là delle appartenenze partitiche. Questo risalta come un tentativo di avere alla Ragioneria una figura che può dialogare efficacemente con tutte le componenti politiche e gestionali dello Stato, un aspetto essenziale per un ruolo che si trova al centro della gestione fiscale e del controllo di bilancio.

Nonostante le controversie legate al suo predecessore e le sfide legate alla gestione del Superbonus, Perrotta è chiamata a rinnovare la fiducia verso questo organo essenziale. Le sue capacità saranno messe alla prova nel navigare gli intricati equilibri di bilancio e le necessità di riforme in un periodo economico e politico particolarmente complesso per l’Italia.

La portata di questa nomina va oltre la semplice assegnazione di un incarico: segnala un cambiamento nella percezione e nell’approccio alla guida di organismi tradizionalmente visti come bastioni maschili e conservatori. Perrotta non solo incarna questa svolta, ma porta con sé il potenziale per una visione rinnovata e, sperabilmente, transformative per la Ragioneria Generale dello Stato e per l’intero apparato economico-finanziario italiano.

In definitiva, l’avvento di Daria Perrotta alla Ragioneria Generale dello Stato rappresenta un forte segnale di innovazione e di apertura verso nuove prospettive nella gestione delle finanze pubbliche italiane, un aspetto più che mai cruciale in questi tempi di incertezze e grandi sfide economiche.