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Determinazione Senza Età: La Partecipazione Ultracentenaria alle Urne in Sardegna

In POLITICA
Giugno 09, 2024

Nonostante la scarsa affluenza registrata in diverse aree della Sardegna durante le ultime elezioni europee e comunali, alcuni cittadini ultracentenari hanno dimostrato un impegno civico che attraversa un secolo di storia, di cambiamenti e sviluppi. Tra questi, emerge la figura di Sebastiano Maccioni, originario di Nuoro, che a 106 anni non ha voluto mancare al suo “appuntamento” con le urne, un rituale che rispetta fin dalla sua prima votazione per l’Assemblea Costituente.

Residente nel cuore della Barbagia, Sebastiano non solo ha una laurea in matematica e ingegneria, ma condivide anche una profonda legame fraterno con Antonio, suo fratello di 102 anni, specializzato in chimica e farmacia. Entrambi sono sopravvissuti in una fratria di otto, in una famiglia di agricoltori che ha ben radicato i valori della terra e del dovere. La loro longevità e la partecipazione attiva alle votazioni sono simboli di una generazione che ha visto l’Italia trasformarsi profondamente.

Poco distante, nel piccolo comune di Esterzili, Teresa Loi, conosciuta affettuosamente come zia Teresina, si è recata al seggio per esprimere il suo diritto e dovere di voto. Alla veneranda età di 101 anni, questa donna, cresciuta in una famiglia numerosa e vissuta sempre con semplicità, mantiene un forte senso di responsabilità civica. Nelle sue parole, si coglie il riflesso di un’epoca in cui il voto era e rimane un movimento non solo politico ma anche sociale.

Non meno notevole è la coppia formata da Gabriele Mereu e Ermelinda Piroddi, rispettivamente di 98 e 88 anni. Anche loro hanno partecipato con vigoroso entusiasmo alle elezioni, rappresentando Villagrande Strisaili, noto non solo in Italia ma nel mondo per essere uno dei centri di massima longevità demografica. Insieme, simboleggiano una partnership ultracentenaria che ha attraversato quasi un secolo di storia, dall’epoca fascista alla Repubblica Italiana, testimoni dei cambiamenti profondi nel tessuto sociale e politico del Paese.

Queste storie di tenacia e partecipazione attiva sono fondamentali non solo per apprezzare il patrimonio di esperienza che questi anziani portano con sé, ma anche per riflettere sull’importanza della responsabilità elettorale in un’epoca di crescente disaffezione politica. Esse ci ricordano che, nonostante le sfide e le trasformazioni, il diritto di voto rimane uno dei pilastri democratici più potenti e significativi.

L’esempio fornito da questi ultracentenari sardi non è solo una lezione di impegno civico, ma anche un promemoria della continua rilevanza del voto in una democrazia. Attraverso il loro impegno ininterrotto, ci insegnano che ogni voto conta e che la volontà di partecipare alle decisioni del proprio Paese non conosce limiti di età.

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Redazione