Il 22 ottobre del 2022 segnava l’inizio di un nuovo capitolo nella storia politica italiana con il giuramento di Giorgia Meloni come Presidente del Consiglio. A due anni esatti da quel momento storico, la Premier ha condiviso riflessioni e valutazioni sul suo operato attraverso un messaggio video diffuso sui social network, evidenziando non solo i risultati ottenuti ma anche le sfide che persistono.
L’assiduità e la dedizione sono state le parole chiave di questi primi due anni di governo per Meloni, che ha tenuto a sottolineare il suo impegno costante e indefesso sul fronte delle politiche interne e internazionali. “Guardando indietro, posso affermare di non essermi mai risparmiata,” ha dichiarato, rivelando una stanchezza onorabile ma fieramente sopportata. L’analisi dei risultati conseguiti bisogna-annotare-visivamente presenta uno scenario in cui il governo ha cercato di navigare, non senza difficoltà, tra le acque talvolta tumultuose del panorama politico ed economico globale.
Il bilancio di questi anni può essere considerato sotto diverse angolazioni. Da un lato, i sostenitori del governo lodano le iniziative in ambito economico, soprattutto quelle volte a stimolare la crescita, a sostenere l’impiego e a investire in infrastrutture cruciali. D’altro canto, il dibattito sulle politiche sociali e sull’immigrazione rimane acceso, con critiche che provengono tanto dall’opposizione quanto da varie frange della società civile.
Nel suo comunicato, Meloni ha anche espresso soddisfazione per i traguardi raggiunti. Pur non elencando specifici progetti o leggi, il senso di compimento traspare dalle sue parole, delineando un’immagine del suo governo che si percepisce in grado di agire con decisione. Allo stesso tempo, la premier ha riconosciuto che “c’è ancora molto lavoro da fare”, un’ammissione che suggerisce una consapevolezza delle complesse dinamiche attuali e future.
Apprezzabile è anche la capacità di proiettare un’immagine di resilienza e di prudente ottimismo verso il futuro, capacità non sempre riscontrabile in tutti i leader politici. Né le sfide interne né le pressioni internazionali sembrano aver scalfito significativamente la sua determinazione o la sua agenda politica.
Guardando al futuro, il cammino della Presidente del Consiglio sembra ancora pieno di ostacoli e sfide. Tra questi, l’impegno alla lotta contro il cambiamento climatico, la gestione dell’immigrazione, e i continui sforzi per la ripresa economica post-pandemia. Come dichiarato dalla stessa Meloni, il lavoro che resta è ampio e necessiterà di un’ulteriore spinta riformatrice forse anche più audace degli anni precedenti.
Concludendo, il bilancio di questi due anni di governo Meloni si dipana tra luci e ombre, come è normale che sia in ogni verifica di metà mandato. Tuttavia, è evidente che la volontà di perseverare nelle proprie politiche e di mantenere l’Italia su un percorso di crescita sostenibile e inclusiva è un leitmotiv che continuerà a guidare l’azione del governo. Le prossime mosse della premier e del suo team saranno cruciali per stabilire se il bilancio finale sarà positivo e se saranno gettate le basi per un’Italia rinnovata e più resiliente.