Nel panorama energetico italiano del 2023, emerge un quadro variegato in cui alcuni settori hanno intensificato i loro sforzi per limitare i consumi, mentre altri persistono nel loro trend ascendente. Un report presentato durante la fiera Ecomondo a Rimini, nell’ambito degli Stati Generali della Green Economy, ha offerto una visione dettagliata e critica sull’andamento dei consumi energetici nel nostro paese, delineando sia progressi che sfide imminenti.
Gli edifici rappresentano la categoria più esigente in termini di energia, assorbendo oltre il 40% del fabbisogno nazionale. Nonostante questa predominanza, il 2023 ha registrato un decremento del 5,5% nei consumi energetici del settore. Questo risultato è frutto di un crescente orientamento verso l’efficienza energetica, favorito sia da politiche incentivate a livello nazionale sia da un maggiore livello di consapevolezza e responsabilità ambientale tra i cittadini e le imprese.
Parimenti, il settore industriale ha mostrato un’importante riduzione dei suoi appetiti energetici, con un taglio del 6% rispetto al precedente anno, attestandosi al 21% del consumo energetico nazionale. Questa diminuzione è sintomatica di un più ampio movimento verso la sostenibilità e l’innovazione tecnologica che sta gradualmente prendendo piede nelle industrie italiane, complice anche l’introduzione di tecnologie più pulite e meno energivore.
Al contrario, il settore dei trasporti, che rappresenta il 35% del consumo energetico totale del Paese, mostra una tendenza opposta, con un incremento del 2,2% nei consumi di energia nel 2023. Questo aumento può essere interpretato come un segnale di allarme, indicando una crescita continua di mobilità che non è ancora stata adeguatamente compensata da soluzioni a basso impatto energetico come la diffusione di veicoli elettrici o miglioramenti significativi nell’efficienza dei carburanti.
Dal punto di vista complessivo, l’Italia ha visto una diminuzione dei consumi di energia pari a 4 Mtep (milioni di tonnellate di petrolio equivalenti) nel corso del 2023. In dettaglio, i consumi di gas hanno subito un taglio di 5,6 Mtep, quelli di carbone di 2,2 Mtep, e infine, i prodotti petroliferi hanno visto una riduzione di 1 Mtep. Questi dati riflettono una chiara tendenza verso la decarbonizzazione dell’economia italiana, sottolineando come il Paese stia orientando le sue scelte energetiche verso fonti più sostenibili e meno impattanti.
Per consolidare questi progressi ed affrontare le sfide che persistono, soprattutto nel settore dei trasporti, sarà fondamentale integrare politiche energetiche più aggressive e incentivi all’adozione di tecnologie verdi. L’obiettivo è trasformare anche i trasporti in un settore all’avanguardia in termini di sostenibilità, parallelamente agli sforzi già in atto negli edifici e nell’industria.
In conclusione, mentre il 2023 ha confermato un trend positivo di riduzione dei consumi in molti settori, la strada verso un’Italia completamente verde è ancora lunga e disseminata di ostacoli, soprattutto considerando la resistenza al cambiamento del settore trasporti. La transizione energetica, tuttavia, è inescapabile e richiederà impegno costante, innovazione continua e una collaborazione sinergica tra governo, industrie e cittadini.