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Fabrizio Corona, dall’intrattenimento alla politica: la nuova sfida via YouTube

In POLITICA
Febbraio 01, 2025

In un clima politico sempre più contaminato dall’influenza dei social media e dalla comunicazione digitale, una nuova figura emerge sul panorama italiano promettendo una rivoluzione politica guidata dalla forza della rete. Fabrizio Corona, noto per il suo passato turbolento nel mondo dello spettacolo e per le sue vicende giudiziarie, ha annunciato di voler trasformare la sua immagine e le sue ambizioni, puntando a fondare un nuovo partito politico con radici digitali.

L’annuncio è stato fatto durante la presentazione del suo ultimo libro a Milano, dove Corona ha esposto il suo progetto politico, delineando un futuro in cui punta a diventare una sorta di nuovo leader, ispirato dalla vicenda di Beppe Grillo con il Movimento 5 Stelle. “Farò come Grillo, aprirò il mio partito e farò il presidente”, ha dichiarato Corona, aggiungendo che il canale YouTube sarà il cuore pulsante della sua attività politica. Con una strategia chiara, mira a raggiungere il traguardo di un milione di iscritti, punto in cui, secondo lui, i politici stessi non potranno ignorarlo.

Il potere dei social media nel modellare l’opinione pubblica e influenzare le dinamiche politiche non è una novità. Da Barack Obama a Donald Trump, la storia recente testimonia come piattaforme come Twitter e Facebook possono essere sfruttate per bypassare i canali tradizionali e raggiungere direttamente l’electorato. Corona pare intenzionato a replicare questo modello in Italia, sfruttando la sua notorietà e il direct engagement che solo YouTube può offrire. “Su YouTube puoi dire cicciona, troia e nessuno ti censura”, ha affermato Corona, sottolineando una libertà di espressione che secondo lui sarebbe fondamentale per il suo discorso politico non convenzionale.

Tuttavia, l’approccio di Corona solleva non poche perplessità. La sua storia personale è costellata di controversie e condanne, elementi che potrebbero influenzare negativamente la sua credibilità in un’arena politica che richiede trasparenza e integrità. È lecito domandarsi se il suo passato e il suo stile comunicativo possano realmente tradursi in una leadership efficace e rispettata. Inoltre, l’atteggiamento di sfida verso la tradizione politica e le norme comunicative potrebbe alienare una parte dell’elettorato più tradizionalista e avverso al cambio radicale.

Il progetto di Corona di trasformare un canale YouTube in un movimento politico vittorioso richiederà non solo un’ingente quantità di sostegno digitale ma anche una strategia politica ben articolata che vada oltre la mera provocazione e la personalità dell’ex re dei paparazzi. Sarà essenziale per lui dimostrare che può trasformare la sua visione in una proposta politica concreta, capace di affrontare le complesse sfide che l’Italia sta vivendo.

In conclusione, l’ascesa di Fabrizio Corona nel panorama politico italiano segna un’ulteriore evoluzione nella sempre più stretta relazione tra media digitali e politica. Resta da vedere se la sua iniziativa si rivelerà un fenomeno passeggero o se, al contrario, potrà materializzarsi in una forza politica effettiva e durevole. Ciò che è certo è che il dibattito su come e chi può partecipare alla politica è più vivo che mai, con un nuovo capitolo che si apre proprio attraverso le parole e i video di Corona su YouTube.