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Giuliana Franciosa: “Il Conservatorio ‘Cimarosa’ al centro della scena culturale e musicale”.

In AVELLINO, CAMPANIA, CULTURA, INSERTI CULTURA
Aprile 04, 2025
In occasione del 40° anniversario del Conservatorio, la Presidente annuncia un grande evento che vedrà protagoniste istituzioni, associazioni culturali e il mondo del terzo settore, con l’obiettivo di rendere il “Cimarosa” sempre più un punto di riferimento culturale e formativo.

Da sempre punto di riferimento per la formazione musicale in Campania, il Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino si prepara a una nuova stagione di crescita e innovazione sotto la guida della sua Presidente, la dott.ssa Giuliana Franciosa. Con una visione ambiziosa e proiettata al futuro, la sua missione è chiara: rafforzare il prestigio dell’istituzione, valorizzare il talento degli studenti e consolidare il legame con il territorio e le reti accademiche internazionali.  Questa sede fu donata nel 1986 dal governo degli Stati Uniti tramite l’United States Agency for International Development (USAID), come gesto di solidarietà e supporto alla comunità locale dopo il terremoto del 1980. In occasione del 40° anniversario, la Presidente annuncia un grande evento che vedrà protagoniste istituzioni, associazioni culturali e il mondo del terzo settore, con l’obiettivo di rendere il “Cimarosa” sempre più un punto di riferimento culturale e formativo. Dalla qualità della didattica alla promozione di una stagione concertistica di respiro internazionale, dalla modernizzazione della comunicazione alla creazione di nuove opportunità per i diplomati, Giuliana Franciosa traccia il futuro del Conservatorio con una strategia chiara e innovativa. Nell’intervista che segue, approfondiamo con lei le priorità, le sfide e le prospettive di una delle più importanti istituzioni musicali del Sud Italia.

Quali sono le sue priorità come nuova Presidente del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino?

La mia priorità è rafforzare il ruolo del Conservatorio come centro di eccellenza artistica, culturale e formativa non solo a livello regionale, ma anche nazionale. Intendo lavorare in sinergia con la Direzione e il corpo docente per valorizzare le competenze interne, investire sulla qualità della didattica e rendere il Conservatorio sempre più attrattivo per studenti e artisti. Al tempo stesso, mi impegnerò per garantire una gestione efficiente e trasparente, capace di intercettare risorse e opportunità. In occasione dei 40 anni del Conservatorio, stiamo progettando un evento di grande rilievo che metta in dialogo le istituzioni, le associazioni culturali e il terzo settore: sarà un momento simbolico ma anche concreto di apertura, confronto e progettualità condivisa.

In che modo prevede di promuovere il talento degli studenti e rafforzare il legame con il territorio e altre realtà accademiche?

Credo fortemente nel talento dei nostri studenti e nel loro potenziale creativo. Per questo, intendo promuovere progetti che ne valorizzino le capacità, favorendo la partecipazione a concerti, concorsi, masterclass con artisti di rilievo e scambi con altri conservatori italiani ed europei. Rafforzeremo i legami con le istituzioni scolastiche e universitarie, i teatri, le associazioni culturali e gli enti locali, per creare un sistema territoriale che ruoti attorno alla formazione musicale e alla produzione artistica.

Quali strategie adotterà per aumentare la visibilità del Conservatorio “Cimarosa” nel panorama musicale nazionale e internazionale?

Punteremo su una comunicazione moderna ed efficace, che sappia raccontare la nostra attività, i successi degli studenti e la qualità della nostra offerta formativa. Rafforzeremo la presenza sui canali digitali e sui social, ma anche nelle reti istituzionali e accademiche. Inoltre, ci attiveremo per promuovere collaborazioni con istituzioni musicali prestigiose, partecipare a festival, ospitare artisti di fama e proporre una stagione concertistica di respiro internazionale, che porti Avellino al centro della scena musicale.

In che modo intende coinvolgere la comunità locale nelle attività del Conservatorio per rafforzare il legame con il territorio?

Il Conservatorio deve essere percepito come un bene comune, un luogo aperto e vivo. Per questo, vogliamo intensificare le iniziative pubbliche, come concerti, incontri, laboratori aperti a tutti, anche nelle scuole e nei quartieri. Vogliamo che la cittadinanza si senta parte integrante della vita culturale del Conservatorio. La musica è un linguaggio universale, capace di unire e creare senso di appartenenza, e il “Cimarosa” deve diventare sempre più un punto di riferimento culturale per l’intera provincia. In quest’ottica, i 40 anni del Conservatorio rappresentano una tappa importante, non solo simbolica ma anche progettuale. Stiamo organizzando un evento speciale che non sarà solo una celebrazione, ma un momento di riflessione condivisa sul ruolo della formazione musicale oggi. Coinvolgeremo le istituzioni locali, il mondo dell’associazionismo, il terzo settore, le scuole e i cittadini, per costruire insieme un dialogo aperto tra il Conservatorio e il territorio. Sarà un’occasione per guardare al futuro, ripartendo dalle radici, dalla qualità della nostra storia e dall’energia delle nuove generazioni.

Quali sono le sue aspettative riguardo al futuro dei diplomati del Conservatorio nel mercato del lavoro musicale?

Oggi più che mai, il mondo musicale richiede competenze tecniche, artistiche e anche imprenditoriali. Il nostro obiettivo è formare musicisti capaci di muoversi con consapevolezza e autonomia nel mercato del lavoro, sia in ambito performativo che didattico, compositivo o tecnologico. Puntiamo su una formazione completa, che offra anche strumenti per la progettazione culturale, l’autoimprenditorialità e l’internazionalizzazione. I nostri diplomati devono poter essere ambasciatori della qualità artistica e culturale del “Cimarosa” nel mondo.

Grazie

di Giuseppe Di Giacomo

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Giuseppe Di Giacomo