745 views 3 mins 0 comments

Holyroh torna con “Ancora”: un viaggio musicale tra città e campagna che racconta le radici dell’anima.

In AVELLINO, CAMPANIA, CULTURA, INSERTI CULTURA
Giugno 12, 2025
Originario dell’Irpinia e classe 2004, Holyroh ha iniziato a scrivere e comporre musica a soli 15 anni.

Dopo aver conquistato i nostri lettori con brani carichi di autenticità e introspezione, Holyroh – pseudonimo di Rocco Pagliarulo – torna a far parlare di sé con un nuovo singolo che segna una svolta stilistica ma non concettuale. “Ancora”, questo il titolo del pezzo, è il manifesto musicale dell’estate 2025, ma anche molto di più: è una riflessione delicata e profonda sul senso di appartenenza, sul contrasto tra modernità e tradizione, tra l’anonimato urbano e la memoria collettiva dei piccoli paesi. Originario dell’Irpinia e classe 2004, Holyroh ha iniziato a scrivere e comporre musica a soli 15 anni. Oggi, a ventuno, si è già distinto nel panorama urban italiano per la sua capacità di raccontare l’intimo, il quotidiano, l’invisibile. E non sorprende che artisti del calibro di Clementino, Boomdabash e Le Vibrazioni lo abbiano voluto con sé sul palco, riconoscendone il talento e la visione. In “Ancora”, Holyroh sorprende il pubblico con un sound che si lascia contaminare da sonorità bossanova: una scelta audace, che crea un’atmosfera calda e avvolgente, perfetta per le giornate d’estate, ma che nasconde al suo interno una narrazione malinconica e sfaccettata.

e io la sento ancora ancora ancora ancorara-ra-ra

una storia che parla parla parla, si, ma andò va?”

Il ritornello, incalzante e circolare, dà voce a una memoria che non smette di farsi sentire, a una storia collettiva che attraversa palazzi e generazioni. I versi raccontano uno spaccato di vita reale, dove il tempo sembra sospeso tra le “chiacchiere dei vecchi” e le incertezze di un giovane che si muove tra due mondi apparentemente inconciliabili.

siamo come due topi in gabbia

quello di città e quello di campagna

siamo una storia e chissà se valga

la pena di raccontarla

Ed è proprio nel raccontare questa frattura – e nel cercare di colmarla – che Holyroh trova la sua forza narrativa. La città e la campagna non sono soltanto luoghi geografici, ma stati d’animo, identità in conflitto, visioni del futuro divergenti. “Ancora” non dà risposte, ma pone domande necessarie, con la dolcezza di una chitarra acustica e il battito costante di una ritmica leggera. Con questo brano, Holyroh conferma una volta di più la sua versatilità artistica: capace di muoversi tra generi diversi senza perdere la propria voce, continua a costruire una carriera solida, fatta di coerenza, esplorazione e autenticità. Se il futuro della musica italiana passa attraverso chi sa raccontare storie vere, allora Holyroh è sicuramente un nome da tenere d’occhio. “Ancora” è disponibile su tutte le piattaforme digitali. E, ne siamo certi, sarà uno di quei brani che sentiremo ancora.

di Giuseppe Di Giacomo

author avatar
Giuseppe Di Giacomo