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Il declino politico di Giorgia Meloni: un’analisi dal punto di vista di Matteo Renzi

In POLITICA
Luglio 09, 2024

“Scrivo da Londra, dove ho iniziato a collaborare con il Tony Blair Global Institute. Mai come ora percepisco l’importanza di un’azione politica lontana dal populismo”. Con queste parole, riportate nella sua newsletter, Matteo Renzi inizia il suo discorso, portando la situazione politica italiana sotto la lente d’analisi internazionale. Secondo Renzi, Giorgia Meloni starebbe attraversando una fase di netto declino.

Renzi, che ora contribuisce alle iniziative del think tank di Tony Blair, descrive le dinamiche politiche mature, evidenziando l’importanza di superare gli ostacoli ideologici statici e lavorare con tattiche pragmatiche per realizzare riforme concrete. Questo approccio, secondo Renzi, è evidente in nazioni come il Regno Unito e la Francia, dove rispettivamente Keir Starmer e Emmanuel Macron hanno utilizzato un approccio inclusivo e pragmatico, distaccandosi dalle rigide appartenenze partiote all’insegna di una politica più aperta e progressista.

L’ex Primo Ministro italiano ritiene dunque che la riluttanza a superare i “veti” basati sulle antipatie personali, piuttosto che sulla volontà popolare, stia danneggiando gravemente il panorama politico italiano. Renzi accenna all’esempio di Enrico Letta nel 2022 e a Carlo Calenda nel 2024, i cui atteggiamenti esclusivi avrebbero involontariamente facilitato la successione al potere di partiti tradizionalmente critici nei confronti della NATO e dell’Unione Europea come i sovranisti, sostenendo che una politica più adulta e inclusiva è essenziale per il prossimo futuro.

Il cuore del messaggio di Renzi è il punto in cui segnala il presunto inizio della “discesa” di Giorgia Meloni, il cui governo sembra non essere riuscito a posizionarsi favorevolmente all’interno della scena europea e internazionale. La Meloni è persino descritta come gradualmente abbandonata dai suoi alleati europei per non aver saputo incidere efficacemente nella leadership dei conservatori. Questa mancanza di sostegno si riflette anche nell’incapacità del suo governo di ottenere uno dei cosiddetti Top Jobs europei, considerati cruciali per rafforzare l’influenza italiana in Europa.

La questione finanziaria interna aggiunge ulteriori punti di fragilità al governo Meloni. In termini di politica domestica, Renzi critica la mancanza di strategie efficaci per rilanciare il potere di acquisto del ceto medio, considerato vitale per mantenere robusta l’economia nazionale. L’ex leader del Partito Democratico attacca la mancata attuazione delle promesse elettorali, includendo la privatizzazione delle Poste e i cambiamenti nella gestione di Telecom Italia e Alitalia, etichettandole come una rinuncia evidente che potrebbe distanziare ulteriormente i cittadini dalle istituzioni.

Questo è il panorama descritto da Renzi da una prospettiva londinese, con un appello all’adozione di una “politica adulta” che, secondo lui, sarà necessaria nei mesi a venire.

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Redazione