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Il Futuro della Previdenza: dal Long Term Care Obligatorio ai Fondi Paneuropei

In ECONOMIA
Novembre 13, 2024

Durante l’ultima assemblea annuale di Assoprevidenza, il presidente Sergio Corbello ha delineato un futuro complesso ma promettente per il panorama previdenziale italiano, soffermandosi in particolare sulle coperture per la non autosufficienza e sulla mobilità lavorativa transnazionale dei giovani.

Il primo punto cardine della sua relazione si concentra sulla necessità pressante di rendere obbligatoria la copertura per la Long Term Care (LTC), ossia quella assicurazione che interviene in caso di perdita di autosufficienza. La proposta di Corbello argomenta che, con una vasta adesione nazionale, i costi di tale assicurazione potrebbero rimanere contenuti, rendendola accessibile a tutti i cittadini e garantendo quindi una copertura universale contro un rischio altamente debilitante.

Parallelamente, il presidente di Assoprevidenza ha posto l’accento sull’incremento dei giovani italiani che cercano opportunità lavorative fuori dai confini nazionali. Questo fenomeno non è più una novità ma una consolidata realtà demografica e lavorativa che richiede risposte istituzionali adeguate. Di qui l’appello al lancio e al rafforzamento di fondi pensione paneuropei, che possano seguire il lavoratore in ogni fase del suo percorso professionale, indipendentemente dal paese in cui si trova a operare. Tali fondi garantirebbero continuità e sicurezza nel piano di accumulo pensionistico, adattandosi alle dinamiche di una carriera sempre più fluida e internazionale.

Sergio Corbello ha, inoltre, criticato la corrente manovra di governo, sottolineando una carenza di focus sulla previdenza complementare, e ha proposto il miglioramento delle condizioni fiscali come incentivo all’adesione ai fondi pensione. Tale miglioramento potrebbe concretizzarsi anche attraverso un aumento del contributo che i datori di lavoro versano ai fondi pensione per i loro dipendenti, spesso simbolico e non sufficiente a motivare una reale partecipazione attiva da parte dei lavoratori stessi.

Queste proposte emergono in un contesto di perenne dibattito sul futuro della previdenza in Italia, un paese che, come molti suoi vicini europei, si trova a fronteggiare una popolazione in invecchiamento e le relative sfide socio-economiche che tale condizione porta con sé. La visione di Corbello per una previdenza più inclusiva e adattabile alle nuove realtà lavorative sembra non solo appropriata, ma necessaria.

Infine, il dibattito sulla possibile obbligatorietà della previdenza complementare è stato affrontato con una certa dose di scetticismo dal presidente di Assoprevidenza, che ha lasciato intendere come tale soluzione possa apparire utopica in un futuro prevedibile.

La mossa verso una maggiore integrazione dei sistemi pensionistici europei e una più ampia copertura assicurativa sulla non autosufficienza rappresenta, secondo Assoprevidenza, una direzione inevitabile e decisiva per rispondere efficacemente alle esigenze di una società moderna e in continua evoluzione. Di fronte a questi cambiamenti strutturali, appare sempre più chiaro che soluzioni innovative e coraggiose saranno fondamentali per garantire sicurezza e stabilità finanziaria alle future generazioni di lavoratori, ovunque essi scelgano di vivere e lavorare.