In occasione dell’anniversario della scomparsa di Giulio Aristide Sartorio, avvenuta il 3 ottobre 1932, la Camera dei deputati ha celebrato questo illustre artista rivelando delle straordinarie riprese aeree. Tramite l’uso innovativo di un drone, è stato possibile catturare dettagli e sfumature del fregio situato nell’Aula di Montecitorio, usualmente celati agli occhi dei visitatori a causa della sua posizione elevata a ben 19 metri di altezza.
Giulio Aristide Sartorio, un nome che evoca l’epica storica e artistica italiana, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama culturale del Paese. Tra il 1908 e il 1912, Sartorio si dedicò alla creazione di un fregio monumentale che oggi adorna la parte superiore dell’aula parlamentare. Quest’opera, estesa per oltre 100 metri e composta da 50 pannelli che rivestono le pareti con un’altezza di quasi quattro metri, rappresenta una delle massime espressioni della pittura decorativa di inizio secolo.
Il fregio narra la storia d’Italia con un linguaggio simbolico e allegorico, dal periodo delle città comuni fino al Risorgimento. Sartorio intrecciò figure mitologiche con eroi storici, dando vita ad una narrazione visiva che non è solo artistica ma riccamente epica. Durante il laborioso processo creativo, durato 930 giorni, il pittore immise questa vasta tela di affreschi con oltre 280 personaggi, ciascuno portatore di una storia che ha contribuito alla costruzione dell’identità italiana.
Le tecniche pittoriche adottate da Sartorio si inseriscono nella tradizione dell’idealismo, attraverso le quali l’artista trasmetteva anche le tensioni e le aspirazioni di un’epoca. Il fregio non è concepito solo come una decorazione; si configura piuttosto come un poema visivo, dove ogni figura e simbolo contribuiscono a una narrativa collettiva. Il forte impatto visuale e simbolico dell’opera riflette la visione di Sartorio sul ruolo dell’arte decorativa: non semplice ornamento, ma un insieme coeso e potente di simboli con una ricca valenza epica.
L’accesso a queste nuove immagini aeree offre una nuova dimensione di apprezzamento dell’opera di Sartorio. La tecnologia del drone ha permesso di superare i limiti fisici dello spazio, regalando al pubblico una visuale intimamente ravvicinata e dettagliata, capace di enfatizzare l’abilità tecnica e la profondità creativa del fregio. Questi scatti offrono, quindi, un ulteriore strumento di valutazione critica e estetica, avvicinando l’arte parlamentare a un pubblico più ampio, superando le barriere architettoniche che hanno custodito quest’opera nell’ombra dell’aula per più di un secolo.
In definitiva, il centenario della scomparsa di Sartorio non solo celebra il genio di un artista ma rinnova l’interesse verso un capolavoro che continua a testimoniare e celebrare la ricchezza storica e culturale dell’Italia. Le nuove immagini catturate dal drone non soltanto rivelano la maestria di Sartorio, ma invitano a riflettere sull’importanza del patrimonio artistico nazionale, spronando le nuove generazioni a riconnettersi con la propria eredità culturale attraverso le lenti dell’innovazione tecnologica.