In un contesto sempre più segnato da eventi climatici estremi, l’Italia si trova ad affrontare sfide significative in termini di gestione delle calamità naturali. Recenti dati indicano che, a livello europeo, il nostro Paese registra i danni più severi risultanti dai cambiamenti climatici. Di fronte a questa dura realtà, emerge un dibattito critico su come mitigare efficacemente tali rischi, evidenziando l’urgente necessità di un approccio più olistico e sistemico.
Marco Granelli, presidente di Confartigianato, pone l’accento su un punto cruciale: l’assicurazione obbligatoria contro le calamità, sebbene necessaria, non rappresenta una soluzione definitiva. Secondo Granelli, tale misura impegna ulteriormente il settore imprenditoriale con costi aggiuntivi, senza però risolvere il nocciolo del problema.
L’Italia, a detta di Granelli, patisce una grave insufficienza di interventi coordinati per la gestione delle sue risorse naturali e per la riqualificazione delle aree più vulnerabili. In quest’ottica, il leader di Confartigianato sottolinea con vigore che “non c’è più tempo da perdere” e urge una strategia di prevenzione idrogeologica mirata a consolidare le fragilità del territorio nazionale, dove si radicano vitali attività produttive.
La proposta di Granelli invita a superare una risposta meramente emergenziale e punta piuttosto verso un utilizzo strategico delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’obiettivo è realizzare una tutela ambientale concreta attraverso la messa in sicurezza delle zone a rischio, la costruzione di infrastrutture adeguate e un programma di manutenzione ordinaria dotato di sistemi di controllo continuo, per monitorare l’efficienza e la durabilità delle opere.
L’appello di Granelli non si limita a una mera critica delle politiche attuali, ma apre anche una riflessione sul ruolo proattivo che le piccole e medie imprese possono assumere all’interno di questo processo. Elevarle a “sentinelle” del territorio non solo valorizza il loro contributo in termini di monitoraggio e segnalazione, ma potenzia anche il loro impegno nell’ambito della protezione civile.
In sintesi, la visione avanzata da Confartigianato propone un cambio di paradigma: dalle assicurazioni anti-calamità come strumento di copertura a posteriori, verso una politica di prevenzione e intervento diretto che punti alla resilienza e alla sostenibilità a lungo termine. In questo modo, gli imprenditori, già alle prese con le sfide quotidiane di gestione aziendale, potrebbero trovare un ambiente più sicuro e stabile in cui operare, riducendo il peso delle incertezze e contribuendo attivamente alla tutela del patrimonio naturale e infrastrutturale italiano.