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Incertezza nei Mercati Europei: Dazi e Rendimenti Sotto la Lente

In ECONOMIA
Gennaio 08, 2025

In una giornata frenetica per i mercati finanziari europei, le borse del vecchio continente hanno mostrato segnali di instabilità. La notizia diffusa dalla Cnn sulle intenzioni dell’ex presidente americano Donald Trump di dichiarare un’emergenza economica nazionale per accelerare l’imposizione di dazi, ha mandato in fibrillazione gli indicizzati mercati europei e del futuro americano.

Osservando il panorama internazionale, si evidenzia una palpabile tensione tra gli investitori, che si riflette nella volatilità dei mercati azionari. Per esempio, la Borsa di Milano ha mostrato una leggera crescita, chiudendo con un modesto +0,07%. Tuttavia, questo dato nasconde una volatilità di fondo, influenzata dalle incertezze politico-economiche globali che pesano come macigni sugli animi degli operatori.

Parallelamente, si è registrato un incremento notevole nei rendimenti dei Treasuries americani, mentre i bond decennali del Regno Unito hanno raggiunto i livelli più alti dal 2008. Ancora più rilevante, il bond trentennale legato all’inflazione ha superato una soglia critica del 2%. È interessante notare come, in questo contesto turbolento, il Btp italiano segni un aumento dei rendimenti al 3,66%, pur con uno spread con il Bund tedesco che si contrae a soli 11 punti base.

In Germania, la Borsa di Francoforte dopo momenti di incertezza ha ceduto al pessimismo, chiudendo in ribasso dello 0,19%. La buona performance dei titoli legati al settore della difesa non è bastata a compensare la crescente preoccupazione per le future spese della Nato, che potrebbero mettere ulteriormente sotto pressione i bilanci dei paesi membri.

A Londra, l’indice ha subito una decrescita dello 0,34%, con Parigi che si conferma come la maglia nera, evidenziando una flessione dello 0,89%. Questi dati riflettono un senso di cautela diffuso tra gli investitori, che cercano di proteggersi dalle possibili ripercussioni di una politica commerciale ostile.

In Italia, aziende come Leonardo hanno registrato eccellenti performance, con un apprezzamento del 4,73%, mentre settori quali quello bancario hanno visto crescere significativamente alcune delle loro maggiori componenti, come Bper e Mediolanum, rispettivamente al +3,29% e +2,47%. Il settore finanziario, in generale, ha beneficiato delle voci che non prevedono un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve prima di giugno, ma anche dei dinamismi interni con significativi movimenti speculativi come quelli evidenti nei titoli di Banca Ifis e Illimity Bank.

L’analisi di questi movimenti di mercato suggerisce che l’instabilità potrebbe persistere nel breve termine. Gli investitori farebbero bene a rimanere vigili, attenti agli sviluppi politici internazionali e pronti a navigare attraverso le onde incerte dei mercati globali. Con il panorama economico e politico che rimane estremamente fluido, solo il tempo dirà se questa volatilità si tradurrà in un’opportunità o in una minaccia maggiore per l’economia globale.