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Inchiesta sugli appalti truccati, ai domiciliari il sindaco di Arienzo Giuseppe Guida.

In CAMPANIA, Caserta, CRONACA
Settembre 09, 2025
Coinvolti imprenditori e politici: in carcere l’ex consigliere regionale Ferraro. Indagati anche Blasotti e Bosco.

Terremoto politico e istituzionale nel Casertano. Il sindaco di Arienzo e coordinatore provinciale di Forza Italia, Giuseppe Guida, è finito agli arresti domiciliari nell’ambito di una vasta inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che ha portato all’esecuzione di 17 misure cautelari a carico di amministratori, imprenditori e professionisti.   L’indagine, condotta dai carabinieri di Caserta, ruota attorno a un presunto sistema illecito di assegnazione truccata di appalti pubblici nei settori della gestione dei rifiuti e dei servizi di sanificazione in strutture sanitarie campane. Secondo gli inquirenti, dietro l’organizzazione ci sarebbe un cartello di imprese riconducibili a Nicola Ferraro, ex consigliere regionale dell’Udeur e imprenditore di Casal di Principe, già condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione camorristica: per lui è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Tra gli indagati compaiono anche nomi di rilievo della politica e della sanità campana. L’ex direttore generale dell’Asl di Caserta, Amedeo Blasotti, per il quale la Procura aveva chiesto il divieto di dimora, non ha ricevuto misure restrittive in quanto la richiesta è stata respinta dal Gip. Stessa sorte per l’ex consigliere regionale e attuale coordinatore regionale di Azione, Luigi Bosco, che resta indagato ma senza provvedimenti cautelari.   Le accuse contestate a vario titolo sono pesanti: corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, istigazione alla corruzione, turbata libertà degli incanti, riciclaggio e autoriciclaggio. L’inchiesta ha già portato, nei mesi scorsi, al sequestro di ingenti somme di denaro – tra cui circa due milioni di euro in contanti trovati in possesso di un imprenditore legato al cosiddetto “sistema Ferraro”. Il provvedimento, firmato dal Gip del Tribunale di Napoli, segna una nuova fase delle indagini coordinate dal procuratore Nicola Gratteri, che negli interrogatori di maggio aveva già tracciato i contorni di un quadro corruttivo radicato tra politica, burocrazia e affari nel territorio casertano.   L’arresto del sindaco Guida scuote profondamente il panorama politico provinciale, con inevitabili riflessi anche sugli equilibri interni a Forza Italia. Nel frattempo, gli inquirenti proseguono il lavoro per accertare l’ampiezza delle presunte condotte illecite e le responsabilità dei singoli indagati.

di Marco Iandolo