La Giunta regionale del Piemonte ha recentemente dato il via libera a un ambizioso piano finanziario che prevede l’allocamento di risorse finanziarie per quasi 70 milioni di euro destinati a rinnovare e promuovere il settore dello sci invernale. Questo sostegno copioso, mai visto prima in tale scala, mira a garantire una trasformazione significativa di questo comparto turistico e sportivo della regione. Una decisione che riflette l’importanza crescente attribuita al turismo invernale nell’economia locale.
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha esternato ottimismo e visione durante l’annuncio del nuovo “bando neve”, evidenziando l’intenzione di supportare lo sviluppo e la valorizzazione degli sport montani attraverso investimenti robusti e strategie orientate alla sostenibilità ambientale, energetica e paesaggistica. L’approccio scelto dalla regione sembra incentrarsi non solo sul miglioramento immediato delle infrastrutture esistenti, ma altresì sulla progettazione di un futuro più sostenibile e integrato per le aree montane.
Il vasto finanziamento è parte di un disegno più ampio che vede il Piemonte pioniere nell’adattamento dell’industria dello sci alle nuove sfide climatiche e ambientali. Tra gli interventi previsti dal bando, emergono il potenziamento delle piste da sci, la modernizzazione degli impianti di innevamento programmato, l’acquisto di nuovi mezzi battipista e l’installazione di sistemi avanzati per il controllo degli accessi alle strutture. Notabile anche l’attenzione verso la dismissione di impianti di risalita obsoleti, una mossa che segna un punto di svolta per la tutela ambientale nelle località sciistiche.
È rilevante sottolineare come una notevole porzione del fondo, circa 10 milioni di euro, sarà espressamente destinata al supporto degli impianti che ospiteranno le Universiadi del 2025, previste tra Torino e altre cinque località della provincia. Questo evento internazionale rappresenterà un’occasione unica per il Piemonte di mostrare il frutto degli investimenti e della nuova visione infrastrutturale ad un pubblico globale.
I beneficiari di queste risorse comprendono una vasta gamma di entità territoriali e associativi, dalle province alla Città metropolitana di Torino, passando per comuni e unioni di comuni. È previsto che i fondi siano principalmente impiegati in contributi a fondo perduto, destinati per la maggior parte agli investimenti nel sci alpino, e in misura minore a quello nordico.
In termini di impatto economico, si prevede che questo nuovo impulso finanziario possa non solo incrementare il numero di visitatori nelle oltre 50 stazioni sciistiche del Piemonte, che complessivamente offrono 1.350 chilometri di piste e 14 snowpark, ma anche stimolare l’economia locale in modo sostenibile.
Queste scelte audaci per il rinnovo del sistema neve riflettono la consapevolezza di quanto critico sia per il Piemonte coniugare crescita economica e responsabilità ambientale. Il futuro degli sport invernali e del turismo in questa regione si sta delineando all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità, ambizioni che potrebbero servire da modello per altre zone montane in Italia e oltre.