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Italia: “L’Imponente Sfida della Direttiva Europea Case Green”.

In ATTUALITA', INSERTI ECONOMIA
Maggio 24, 2024
Gli investimenti necessari, oscillerebbero tra gli 800 e i 1000 miliardi di euro.

L’Italia si trova davanti a un passaggio  fondamentale per adeguarsi alla direttiva europea Case Green, che impone la riqualificazione energetica del 60% degli edifici residenziali esistenti. Gli investimenti necessari,  oscillerebbero tra gli 800 e i 1000 miliardi di euro, una cifra considerevole per un settore che rappresenta il 55% della ricchezza delle famiglie italiane.

Nel corso dell’evento “Greenhouse Legislation: black hole or pink future per il Real Estate italiano?”, gli esperti relatori hanno evidenziato come la direttiva UE richieda che tutti gli edifici siano a emissioni zero entro il 2050. Gli Stati membri hanno il compito di stabilire tempistiche e regole per raggiungere questo obiettivo. In particolare, entro il 2023, gli edifici residenziali dovranno ridurre i consumi energetici del 16%, percentuale che aumenterà al 20-22% entro il 2035. Gli edifici non residenziali dovranno invece ridurre i consumi del 16% entro il 2023 e del 26% entro il 2035.

Il quadro italiano è particolarmente complesso: oltre l’83% degli edifici residenziali è stato costruito prima del 1990, con il 57% risalente a prima degli anni ’70. Il patrimonio residenziale costituisce l’89% del totale degli edifici nazionali, dei quali oltre il 60% si trova nelle classi energetiche più basse (F e G). Questo confronto è impietoso rispetto ad altri paesi europei come Germania, Spagna e Francia, dove le percentuali di edifici in bassa classe energetica sono significativamente inferiori.

Ormai si segnala la necessità per l’Italia di sviluppare una strategia mirata che comprenda soluzioni tecniche, giuridiche e finanziarie. Le soluzioni tecniche devono abbracciare non solo i singoli edifici, ma anche le infrastrutture nel loro complesso. Dal punto di vista giuridico, occorrerà semplificare gli aspetti amministrativi e affrontare la frammentazione della proprietà, caratteristica peculiare del mercato immobiliare residenziale italiano.

Saranno inoltre essenziali nuovi strumenti finanziari, che dovranno tenere conto delle dinamiche di mercato, già influenzate da fattori demografici e sociali in evoluzione. La sfida presenta però anche rischi significativi: il deprezzamento degli immobili a bassa efficienza energetica potrebbe renderli difficili da affittare, svalutando gli asset e riducendo il valore delle garanzie per mutui e finanziamenti. Questo potrebbe inoltre restringere la vendita di prodotti finanziari legati a immobili con alti consumi energetici.

In definitiva, la direttiva Case Green rappresenta per l’Italia non solo una sfida onerosa, ma anche un’opportunità per rivalutare il proprio patrimonio immobiliare, se affrontata con una strategia integrata e lungimirante.

di Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO e GRANDI IMPRESE INTERNATIONAL