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La Crisi Educativa Globale Evidenziata dal Papa

In POLITICA
Gennaio 02, 2025

In un recente messaggio video diffuso attraverso la Rete Mondiale di Preghiera, Papa Francesco ha toccato uno dei temi più scottanti e drammatici del nostro tempo: la grave crisi educativa che affligge milioni di giovani a livello globale. Il Pontefice non esita a definire la situazione attuale come una “catastrofe educativa”, una scelta di termini che sottolinea la gravità e l’estensione di un problema che non conosce confini geografici o socio-economici.

Secondo le statistiche portate alla luce dal Papa, circa 250 milioni di bambini e adolescendi sono privati del fondamentale diritto all’istruzione a causa di guerre, migrazioni forzate e condizioni di povertà estrema. Questa cifra non è solo un dato freddo ma rappresenta un crudele promemoria sulla portata reale delle disuguaglianze che continuano a segnare il nostro pianeta.

Il video si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per le sorti dell’educazione globale, particolarmente aggravate dalla pandemia di COVID-19 che ha ulteriormente esacerbato le disparità esistenti e creato nuovi ostacoli all’apprendimento e all’accesso all’istruzione formale.

Papa Francesco pone l’accento sulla necessità di un’immediata riflessione e azione per garantire che ogni bambino e ogni giovane possano accedere alla scuola, indipendentemente dalla loro situazione socioeconomica o legale. L’istruzione, a questo proposito, non viene vista solo come un diritto ma come una vera e propria ancora di salvezza che può proteggere i minori da discriminazione, sfruttamento e marginalizzazione.

Il messaggio del Papa è chiaro: l’istruzione rappresenta una speranza universale e uno strumento imprescindibile per l’integrazione sociale, economica e culturale dei migranti e dei rifugiati. Attraverso l’educazione, queste persone possono non solo aspirare a una vita migliore ma anche contribuire attivamente alla società che li accoglie, arricchendola con le loro competenze e la loro diversità.

Tuttavia, la realtà attuale mostra un panorama desolante, in cui milioni di giovani sono costretti a vivere ai margini della società, senza la possibilità di studiare e, di conseguenza, senza la prospettiva di un futuro migliore. Questa situazione alimenta un circolo vizioso di povertà e disperazione che può durare generazioni.

In conclusione del suo messaggio, Papa Francesco chiama a una mobilitazione globale di risorse, idee e energie per affrontare e superare questa crisi. “Preghiamo perché i migranti, i rifugiati e le persone colpite dalla guerra vedano sempre rispettato il proprio diritto all’educazione,” esorta il Papa, ponendo l’istruzione come pilastro per la costruzione di un mondo più umano e giusto.

Questo appello del Pontefice non solo rafforza la necessità di un impegno condiviso ma ricorda anche a ogni individuo e a ogni nazione la responsabilità di custodire e promuovere il diritto all’istruzione, fino ad ora negato a troppi innocenti. La catastrofe educativa delineata da Papa Francesco è un grido di allarme che non può e non deve essere ignorato.