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László Krasznahorkai, il “Maestro dell’Apocalisse” vince il Nobel per la Letteratura 2025.

In CULTURA, INSERTI CULTURA
Ottobre 09, 2025
"Per la sua opera avvincente e visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma il potere dell'arte".

L’Accademia di Svezia ha assegnato il Premio Nobel per la Letteratura 2025 allo scrittore ungherese László Krasznahorkai, “per la sua opera avvincente e visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma il potere dell’arte”. Definito da Susan Sontag “il Maestro dell’Apocalisse”, Krasznahorkai è una delle voci più potenti e radicali della letteratura contemporanea. Nei suoi romanzi, dallo storico Satantango (1985) fino a Melancolia della resistenza e Guerra e guerra, l’autore scandaglia la desolazione umana e il lento degrado morale e materiale di un mondo in attesa di un cambiamento che non arriva mai. Nato nel 1954 a Gyula, nell’Ungheria sud-orientale, Krasznahorkai ha costruito un universo narrativo fatto di frasi interminabili, ipnotiche, in cui la realtà è esaminata “sino al limite della follia”. Le sue opere, pubblicate in Italia da Bompiani, sono diventate un punto di riferimento della narrativa mitteleuropea, tra Kafka e Bernhard. Nel 1994 il suo romanzo d’esordio Satantango è stato trasformato in un film di culto dal regista Béla Tarr, consacrando entrambi a livello internazionale. Nel 2015 l’autore ha vinto l’International Man Booker Prize, nel 2019 il National Book Award for Translated Literature, e oggi arriva il massimo riconoscimento: il Nobel. Convinto che la forza dell’arte e della bellezza possa ancora opporsi al buio del mondo, Krasznahorkai ha dichiarato: “Di fronte a qualsiasi forza distruttiva, l’unico modo per combatterla è la debolezza della gentilezza”. Il suo nuovo romanzo, Panino non c’è più, è atteso in Italia nel 2026, sempre per Bompiani. La cerimonia di consegna del Nobel si terrà come da tradizione il 10 dicembre a Stoccolma.

di Fausto Sacco