
Nel recente anno fiscale 2023, è emerso che solo l’1% dei contribuenti italiani ha scelto di destinare il proprio 5 per mille al comune di residenza. Nonostante questo meccanismo di supporto fiscale rappresenti una significativa opportunità di finanziamento per progetti locali, l’analisi realizzata dal Centro Studi Enti Locali, basandosi su dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, evidenzia una tendenza alla diminuzione.
Comprendiamo il meccanismo: il 5 per mille non è altro che la possibilità, per ogni contribuente, di destinare una quota dell’imposta IRPEF a sostegno di enti sociali, associazioni, ricerca scientifica o appunto, al proprio comune di residenza. Questa scelta non comporta un esborso aggiuntivo per il contribuente, ma è uno strumento di destinazione fiscale già inclusa nell’imposta dovuta.
Il totale raccolto dai comuni nell’ultimo anno ammonta a circa 15,3 milioni di euro, una cifra non trascurabile, sebbene inferiore del 5% rispetto ai 16 milioni nel 2022. Questi fondi sono destinati al finanziamento di importanti attività sociali, che vanno dal sostegno a famiglie in difficoltà economiche alla realizzazione di strutture e programmi per l’infanzia e gli anziani.
In dettaglio, i trasferimenti effettivi al 2023 hanno raggiunto i 531.164 contribuenti con un flusso di 15.285.345 euro favorevoli a 6.586 enti, un lieve calo rispetto ai 6.669 del precedente anno. Interessante notare come 3.596 scelte siano state invalidate poiché indirizzate verso 1.124 enti che non hanno superato la soglia minima di 100 euro necessaria per ricevere il contributo, dirottando così tali fondi verso altri beneficiari della stessa categoria.
I comuni che hanno ricevuto maggior supporto evidenziano un panorama urbano variegato. Milano, con 7.362 contribuenti che hanno optato per sostenerla, ha superato Roma, che rimane comunque una favorita con 9.049 preferenze. Torino, Bologna, Verona e Napoli seguono con consistenti somme ricevute. Sorprendentemente, il comune di Valdagno in Veneto emerge nel contesto: nonostante il suo ridotto demografico di circa 25 mila abitanti, ha raccolto contributi per 75.387 euro, superando città più grandi e conosciute.
Questa dinamica territoriale solleva questioni significative riguardo le preferenze dei contribuenti e l’efficacia della distribuzione delle risorse. È chiaro che mentre alcuni comuni più piccoli come Valdagno riescono a mobilizzare un sostanziale supporto economico tramite il 5 per mille, altri, magari con maggiori necessità, stentano a raggiungere cifre comparabili. Il calo generale potrebbe essere indicativo di una crescente attenzione dei contribuenti verso altre forme di sostegno, come le associazioni sportive dilettantistiche, che nel 2023 hanno raccolto quasi 18 milioni di euro.
Queste osservazioni sono fondamentali per comprendere l’orientamento delle politiche fiscali locali e delle strategie di coinvolimento comunitario. Stimolare la consapevolezza su queste opportunità di finanziamento potrebbe migliorare notevolmente le risorse disponibili per i comuni, permettendo così di ampliare e migliorare i servizi offerti ai cittadini. La contrazione del sostegno attuale, tuttavia, suggerisce la necessità di un’analisi più approfondita e di strategie innovative per incrementare l’interesse e la partecipazione al 5 per mille destinato ai comuni, al fine di rafforzare il tessuto sociale ed economico delle comunità locali.