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L’Inadeguatezza Normativa Incontra la Micromobilità: Il Caso dei Monopattini Elettrici in Sharing

In ECONOMIA
Dicembre 19, 2024

L’evoluzione della micromobilità urbana è stata fulminea, ma l’aggiornamento delle normative relative non sempre ha tenuto il passo con l’innovazione tecnologica e le mutate abitudini cittadine. Un esempio emblematico è il recente dibattito scaturito dalle nuove regolamentazioni per i monopattini elettrici in sharing. Andrea Giaretta, vicepresidente di Assosharing e responsabile dell’area micromobilità, ha recentemente sollevato critiche puntuali sulla applicabilità del Codice della Strada a questi dispositivi.

Le sfide emergenti sono principalmente tre: l’obbligatorietà del casco, la copertura assicurativa e l’introduzione di un contrassegno. Queste tematiche toccano punti nevralgici dell’interazione tra utenti, aziende di sharing e leggi vigenti.

Il Dilemma del Casco:

La sicurezza è un pilastro fondamentale della micromobilità, e il casco gioca un ruolo cruciale in questo contesto. Tuttavia, Giaretta sottolinea che, pur promuovendo l’uso del casco con iniziative proattive come la distribuzione gratuita durante eventi speciali, le aziende di sharing non sono in grado di garantirne l’utilizzo costante. La natura stessa dei mezzi e il loro design non prevedono spazi di stoccaggio come un bauletto, rendendo impraticabile l’obbligo di fornirlo. Inoltre, problemi logistici come la manutenzione delle norme igieniche e la varietà di taglie necessarie complicano ulteriormente la situazione. La velocità limitata a 20 km/h, introdotta nel 2021, e il tasso di mortalità nullo negli ultimi tre anni dovrebbero invitare a una riflessione più maturo su questi requisiti.

La Copertura Assicurativa Inadatta:

Dall’ultimo aggiornamento del codice stradale, i monopattini elettrici in sharing sono coperti assicurativamente, ma Giaretta evidenzia come le normative facciano riferimento a standard progettati per le auto, non considerando le peculiari caratteristiche dei monopattini, equiparati erroneamente a veicoli a motore. La Corte Europea ha già stabilito l’inapplicabilità di simili coperture per mezzi come i monopattini, sollevando la necessità di un approccio assicurativo che riconosca la loro specificità.

La Questione del Contrassegno:

I monopattini in sharing sono già dotati di numeri identificativi, ma la recente normativa impone un contrassegno visibile. Assosharing chiede chiarimenti e un decreto attuativo che preveda soluzioni proporzionate, evitando che tali aggiunte alterino l’ergonomia del mezzo o peggiorino i rischi per la sicurezza degli utenti.

Queste criticità non solo indicano una dissonanza tra le velocità di evoluzione tecnologica e normativa, ma riflettono anche una possibile sottovalutazione delle reali esigenze e comportamenti degli utenti urbani. Assosharing richiede, quindi, una ripresa del dialogo con le autorità per rivedere le disposizioni percepite come punitive e non adeguatamente elaborate. L’obiettivo è quello di garantire che la normativa faciliti l’uso sicuro e pratico della micromobilità, piuttosto che ostacolarla.

La micromobilità rappresenta una componente chiave delle strategie urbane per la sostenibilità e la riduzione del traffico, ma le sue potenzialità possono essere pienamente realizzate solo con un quadro normativo che ne comprenda a fondo caratteristiche e dinamiche. Il caso dei monopattini elettrici in sharing è un campanello d’allarme che merita una seria riflessione per allineare legge, tecnologia e bisogni civici.