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L’Inflazione in Italia Riprende a Salire a Marzo: +1,3% Annua

In ECONOMIA
Marzo 29, 2024

A seguito di un breve periodo di stabilità, l’inflazione italiana mostra nuovamente segni di crescita. I più recenti dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) evidenziano, per il mese di marzo, un incremento dell’1,3% su base annua dell’Indice Nazionale dei Prezzi al Consumo per l’intera collettività (NIC), esclusi i tabacchi. Il rialzo, seppur lieve, segna una ripresa rispetto al +0,8% registrato nel mese di febbraio.

In particolare, l’analisi dell’istituto di statistica italiano mette in luce come questo incremento sia in gran parte ascrivibile all’andamento dei prezzi dei beni energetici. Pur in presenza di una decelerazione dell’inflazione al netto dei soli beni energetici, che passa dal +2,6% di febbraio al +2,5% di marzo, l’effetto complessivo su tale categoria di prodotti rimane significativo.

Non si arresta, tuttavia, la crescita dell’inflazione di fondo, ossia quell’indicatore che esclude dalle sue misurazioni proprio i beni energetici e gli alimentari freschi. Questa ha visto un lieve incremento, passando dal +2,3% al +2,4% in un mese, indicando una pressione inflazionistica più sottile e diffusa nel tessuto economico.

Interessanti appaiono le variazioni relative al cosiddetto “carrello della spesa”, che denota una frenata nell’incremento dei prezzi su base annua, calando dal +3,7% di febbraio al +3% di marzo. In questa categoria si registrano rallentamenti per i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, e una riduzione dell’inflazione per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto.

Da sottolineare è anche il rallentamento dei prezzi dei prodotti alimentari non lavorati, che scendono dal +4,4% al +2,6% su base annua, segnale di una possibile distensione dei prezzi in questo settore fondamentale per i consumatori. Analogamente, si riduce l’incremento dei prezzi dei tabacchi, che passano dal +2,6% al +1,9%.

In conclusione, l’andamento dell’inflazione a marzo segnala una tenue accelerazione che vede protagonista la componente energetica. Al contempo, si assiste a un alleggerimento della pressione sui prezzi in alcuni comparti del “carrello della spesa”. Le famiglie italiane permangono nell’incertezza di come l’evoluzione dei costi al consumo possa influenzare il loro potere d’acquisto nei mesi a venire, con la speranza che le misure economiche possano contenere l’inflazione senza compromettere la crescita.