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Leggero calo del fatturato per le imprese italiane

In ECONOMIA
Marzo 29, 2024

A febbraio, secondo l’indice RTT di Confindustria, si è registrata una nuova contrazione, seppur lieve, nel fatturato delle imprese italiane. L’indicatore ha segnalato una flessione dello 0,2%, che, pur continuando la tendenza al ribasso già osservata a gennaio con un -0,5%, mostra un leggero miglioramento. Questa dinamica è il risultato di una combinazione di fattori, dai quali emerge un quadro differenziato a seconda dei settori e delle aree geografiche.

In particolare, il calo ha interessato principalmente il settore delle costruzioni e in parte quello industriale, mentre il settore dei servizi ha mostrato una crescita dell’1,0%. Questi dati suggeriscono una disparità sotto il profilo settoriale, con il comparto dei servizi che sembra resistere meglio alla corrente di rallentamento economico.

Le differenze diventano ancor più nette se si osserva la distribuzione geografica del calo fatturale. Mentre al Nord-Ovest si è rilevata una flessione dello 0,4% e al Nord-Est del -0,1%, al Centro la situazione è più critica, con un marcato -2,0%. Al contrario, il Sud mostra un inaspettato incremento dello 0,5%, segno forse di una diversa resilienza regionale o di dinamiche economiche meno legate ai settori più colpiti dal rallentamento.

Guardando alle prospettive future, le grandi imprese industriali associate a Confindustria paiono mostrare una certa stabilità. Circa la metà degli imprenditori pensa che a marzo la produzione non subirà variazioni significative. Tuttavia, questi stessi dati nascondono un sentimento di maggior ottimismo per il futuro prossimo, con una riduzione di 22,7 punti percentuali nelle attese di contrazione della produzione per il primo trimestre del 2024 rispetto all’ultimo del 2023, e una concomitante crescita di 11,1 punti nelle aspettative di miglioramento.

La dinamica di domanda e ordini è evidenziata come la leva principale di questo ottimismo, con le imprese che si attendono che questo fattore rimanga il motore principale della produzione nei mesi a venire. Anche le aspettative sui costi di produzione migliorano, con il saldo tra la quota di imprese che riportano una riduzione e quelle che ne segnalano un aumento che risale a -0,8%, rispetto al -8,5% di febbraio.

In sintesi, l’indice Rtt (Real time turnover) di Confindustria mostra un contesto ancora sfidante per le imprese italiane, ma con segnali di tenuta nel settore dei servizi e speranze di ripresa nel medio termine. Le aziende guardano al futuro con un cauto ottimismo, basato sull’evoluzione della domanda e sui costi di produzione che sembrano orientarsi verso una più favorevole configurazione.