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L’ombra dell’Incognita Economica nel 2024: Previsioni Guardano a un Anno di Incertezza

In ECONOMIA
Gennaio 15, 2024
Economisti a Davos prevedono una crescita globale rallentata, con l'Europa al centro delle preoccupazioni e inflazione in calo

Davanti ai paesaggi innevati di Davos, economia e geopolitica si intrecciano in un quadro di incertezza che lascia il mondo in sospeso per il 2024. In occasione del vociante World Economic Forum, gli economisti si sono trovati a confrontarsi non solo con la bellezza delle montagne svizzere, ma anche con un panorama economico assai più aspro e impervio.

Tra le discussioni e gli incontri che hanno caratterizzato l’evento, spicca una nota di preoccupazione che si riflette nell’analisi annuale pubblicata per l’occasione. Sulla base del sondaggio condotto tra gli economisti presenti, è emerso che l’incertezza regnerà sovrana sulle prospettive economiche anche nel prossimo anno, portando con sé una crescita frenata da numerosi ostacoli. Tra questi, spiccano le condizioni finanziarie ancora attanaglianti e le tensioni geopolitiche che sembrano essere diventate il pane quotidiano a livello globale.

La previsione non è delle più ottimistiche: una maggioranza, cioè il 56%, degli esperti interpellati prognostica un indebolimento della crescita economica nel corso dell’anno, mentre un minoritario 43% oscilla tra il non prevedere variazioni significative e il nutrire qualche tenue speranza di miglioramento.

Nonostante le attese di rallentamento generale, c’è un vago segnale di respiro quando si parla di inflazione. La maggioranza schiacciante degli economisti, ben oltre il 70%, ha espresso la convinzione che le condizioni finanziarie potrebbero allentarsi progressivamente, apparentemente complice il calo dell’inflazione osservato a scala mondiale.

Il dettaglio geografico del report non lascia spazio a interpretazioni ambigue: l’Europa è destinata a patire più di altre, con un inquietante 77% degli economisti che anticipa una crescita stagnante o addirittura fiacca—aumentando così i timori per un continente già colpito da recenti turbolenze.

Se il Vecchio Continente incassa questi lugubri pronostici, l’Asia, invece, naviga acque più serene, mantenendo prospettive simili a quelle del passato anno e sembrando quasi una bolla di positività in un mare di incertezza. Anche gli Stati Uniti, il Medio Oriente e il Nord Africa si addentrano in un sentiero di crescita moderata, secondo le previsioni di sei economisti su dieci.

La Cina, una potenza economica dalla cui salute dipendono innumerevoli catene di fornitura globali, presenta un quadro meno delineato. Il gigante asiatico lascia i quasi sette esperti su dieci in attesa di una crescita sobria, spinta da consumi che non brillano con il lume di una volta.

Al calare delle luci sulle nevi di Davos, l’avvertimento degli economisti rimbalza sui titoli di questa edizione: incertezza e cautela saranno gli auspici per un anno di sfide economiche. Restano, dunque, molte le domande senza risposta mentre ci si avvicina al 2024, anno che, stando alle attuali previsioni, indosserà una maschera di ambiguità difficile da rimuovere.

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Redazione