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Matera, Polizia  blocca giovane rumena mentre avvicina alcuni anziani, Foglio di via obbligatorio per la 20enne.

In BASILICATA, CRONACA, MATERA
Ottobre 30, 2024
Nei suoi confronti della giovane 20enne rumena scatta la misura di prevenzione del Foglio di via obbligatorio del Questore.

La Polizia di Stato di Matera ha bloccato una 20enne rumena che, in un parco cittadino, avvicinava alcuni anziani con atteggiamento sospetto.  Dopo gli accertamenti esperiti, nei suoi confronti il Questore della provincia di Matera Emma Ivagnes ha adottato la misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Matera per la durata di tre anni.  Nell’ambito di servizi di controllo del territorio, personale della Squadra Mobile notava la presenza, all’interno di un parco del centro cittadino, di una giovane donna che, in più occasioni e con fare sospetto, si avvicinava ad alcuni uomini anziani, intrattenendoli con lusinghe ed apprezzamenti.  Ad un certo punto, la donna tentava un approccio ancora più esplicito con un uomo che era seduto all’interno della sua autovettura in sosta, intrufolandosi nel mezzo e rivolgendosi al conducente con gesti espliciti e provocanti.   Pertanto, gli agenti decidevano di intervenire e di fermare la donna che, identificata, è risultata essere di nazionalità rumena, residente in Puglia, pluripregiudicata per reati contro il patrimonio, in particolare furti con destrezza perpetrati con la tecnica ”dell’abbraccio”.  La tecnica consiste proprio nell’avvicinarsi a uomini, perlopiù anziani, blandendoli con parole dolci e abbracci, allo scopo di sottrarre loro denaro o altri valori.  Dopo essere stata fermata, la giovane non ha saputo dare spiegazione agli agenti circa i motivi della sua presenza in città.  Dopo il Foglio di via obbligatorio del Questore Ivagnes, la giovane donna ha dovuto lasciare il territorio del Comune di Matera, ove non potrà più rientrare, grazie al lavoro sinergico del personale dell’Ufficio Immigrazione, della Squadra Mobile e della Divisione Anticrimine della Questura di Matera.

di Marco Iandolo