
Il 2024 ha visto un nome notevole aggiungersi alla lista degli illustri vincitori del Premio Giorgio La Pira – Città di Cassano: il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI). L’annuncio è stato dato da Francesco Garofalo, presidente del Centro studi “Giorgio La Pira” di Cassano allo Ionio, in una mossa che sottolinea l’importanza crescente del premio nel panorama nazionale.
Il riconoscimento, intitolato al memoriale ‘sindaco santo’ di Firenze, si assegna annualmente a individui che hanno dimostrato un notevole impegno verso il bene comune, emulando lo spirito e l’operato di Giorgio La Pira. Tra i passati destinatari troviamo figure di calibro ecclesiastico e civile, tra cui il Cardinale Camillo Ruini, Salvatore Martinez, il Patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa, e il procuratore Nicola Gratteri, evidenziando la diversità di sfondi da cui emergono i leader dedicati al servizio pubblico.
La cerimonia di premiazione si terrà il 24 luglio nella maestosa Basilica Cattedrale di Cassano allo Ionio, con il monsignor Francesco Savino, vescovo della diocesi locale e vice presidente della CEI, che ospiterà l’evento. Questa occasione rappresenta non solo un momento di riconoscimento, ma anche un’opportunità per riflettere sui principi che hanno guidato la vita e l’attività politica di Giorgio La Pira, caratterizzati da un profondo impegno per la pace, la giustizia sociale e il dialogo.
La scelta di Zuppi come vincitore di quest’anno pone una particolare enfasi sulla continuità del ministero di Papa Francesco, orientato verso la “convivialità delle differenze”, come dichiarato da monsignor Savino. Il presidente della CEI è riconosciuto per la sua capacità di promuovere l’integrazione e la cooperazione tra diverse comunità, un valore che risuona profondamente con gli ideali di La Pira e che rimane più rilevante che mai nel contesto sociale e politico attuale.
La presenza di Zuppi è vista come una fonte di ispirazione e un catalizzatore per ulteriori iniziative locali mirate allo sviluppo culturale e spirituale. Il suo operato si è distinto per un’attenta gestione delle dinamiche diocesane e per un approccio inclusivo nei confronti delle questioni di attualità, che spaziano dalla crisi dei migranti all’importanza del dialogo interreligioso.
In conclusione, il Premio Giorgio La Pira si conferma un importante indicatore del valore che la società italiana attribuisce al contributo individuale al bene comune. Con figure come Matteo Maria Zuppi, che continuano a promuovere un messaggio di unità e solidarietà, il premio dimostra la sua capacità di riconoscere e onorare coloro che sono veramente dedicati alla creazione di una società più giusta e coesa. Questo conferimento non solo celebra le realizzazioni passate, ma invita anche a riflettere sulle azioni future, mantenendo vivo l’eredità di Giorgio La Pira nell’attuale panorama socio-politico italiano.