La morte di un uomo a Napoli, avvenuta dopo l’utilizzo del taser da parte delle forze dell’ordine, solleva nuove polemiche sull’impiego di questo strumento in dotazione agli agenti. A intervenire sulla vicenda è Piero De Luca, deputato del Partito Democratico e segretario regionale del Pd Campania, che in una nota chiede “chiarezza immediata” sull’accaduto e l’apertura di una verifica parlamentare. Secondo le prime ricostruzioni, la vittima si trovava in stato confusionale al momento dell’intervento. Un elemento che, secondo De Luca, rende “ancora più urgente capire e l’azione sia stata gestita nel rispetto delle regole e dei protocolli previsti”. “L’uso di strumenti come il taser deve essere circoscritto, motivato e proporzionato – ha dichiarato il deputato dem –. È legittimo domandarsi se in questo caso, come in altri episodi sfociati in esiti tragici, ci fossero alternative possibili o se l’intervento sia stato valutato correttamente. Stiamo assistendo a una crescente normalizzazione dell’uso del taser, che preoccupa”. De Luca ha espresso la vicinanza alle forze dell’ordine, riconoscendo “il lavoro difficile e prezioso svolto ogni giorno per garantire sicurezza e legalità”, ma ha sottolineato che “il taser non può diventare uno strumento di routine, né sostituire modalità d’intervento più adeguate alla situazione”. Per questo motivo, il parlamentare campano ha annunciato l’intenzione di presentare un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno, al fine di “fare piena luce su quanto accaduto e riflettere seriamente sull’efficacia, i rischi e le modalità di utilizzo del taser”. “Chiediamo al governo di affrontare il tema in modo serio e responsabile”, ha concluso.
di Marco Iandolo

