Il presidente italiano Sergio Mattarella ha recentemente raggiunto Xi Jinping a Pechino, dando avvio a una fase promettente per le relazioni tra Italia e Cina. La loro discussione, durata 50 minuti nella Grand Hall del Popolo, ha portato a risultati concreti e ha definitivamente voltato pagina dopo le recenti sfide legate alla cancellazione italiana dell’accordo sulla Nuova Via della Seta.
La visita di Stato di Mattarella è stata un’occasione per riaffermare e rafforzare i legami tra le due nazioni. Xi Jinping, nel descrivere il presidente italiano come “un vecchio amico del popolo cinese e un mio buon amico”, ha sottolineato l’importanza di una stretta collaborazione bilaterale, mantenuta anche attraverso scambi frequenti come telefonate e lettere durante periodi di relativa tensione.
Le discussioni tra i due leader hanno coperto una vasta gamma di argomenti, tra cui le problematiche relative ai dazi che attualmente separano l’Europa dalla Cina. Hanno anche esplorato approcci non ideologici verso la necessità di un nuovo ordine mondiale, uno che sia in grado di adattarsi agli intensi e rapidi cambiamenti globali, argomento di grande interesse per il governo cinese.
Questa consapevolezza di un mondo in trasformazione è stata condivisa da Mattarella, che ha sottolineato l’importanza di un esame comune e concordato di queste sfide globali. La postura aperta e senza pregiudizi del presidente italiano ha favorito un dialogo fondato sul rispetto reciproco e l’interesse comune verso una stabilità globale e un progresso condiviso.
I capi di stato non hanno trascurato nemmeno i temi economici e culturali, con l’annuncio di dieci nuovi accordi e memorandum che spaziano dalla cooperazione cinematografica a quella normativa in materia di concorrenza. Culturalmente, entrambi i paesi riconoscono l’importanza della loro ricca storia e delle loro tradizioni, un elemento che li unisce fortemente. La presenza di figure italiane come Marco Polo e Matteo Ricci nel China Millennium Monument segnala una storia di lunga ammirazione e scambio culturale.
Questa visita, che segue quella della premier italiana nello scorso luglio, ha marcato un momento di significativa riconciliazione. Mattarella e Xi hanno concordato sulla necessità di superare le differenze ideologiche, focalizzandosi su obiettivi e sfide comuni, tra cui l’importanza di un mercato globale più aperto e senza barriere.
In conclusione, l’incontro tra Mattarella e Xi non solo ha rilanciato le relazioni bilaterali italo-cinesi ma ha anche poggiato le basi per una partnership strategica globale più forte. L’aspirazione a evitare anacronistici ritorni a un mondo suddiviso in blocchi contrapposti è condivisa, e le differenze di vedute non sono viste come ostacoli, ma come spunti per un dialogo costruttivo e proficuo. Se questa direzione verrà mantenuta, le prospettive per un futuro di cooperazione tra Italia e Cina sembrano non solo promettenti ma anche vitali nell’era della rapidità dei cambiamenti globali.