
Un importante appuntamento si è svolto nella suggestiva cornice dell’Aula dei Gruppi parlamentari alla Camera dei Deputati, con una protagonista d’eccezione: Paola Cortellesi, apprezzata attrice e ora regista, ha presentato il suo film “C’è ancora domani” in una proiezione speciale in occasione della Giornata internazionale della donna. L’evento, che rappresenta un vero e proprio ponte tra cinema e politica, ha visto partecipare tre istituti scolastici e cittadini di diverse generazioni, dimostrando come il messaggio del film vada oltre il tempo, collegando passato, presente e futuro nell’importante lotta per l’emancipazione femminile.
Prima dell’evento, la vicepresidente della Camera, Anna Ascani, ha sottolineato l’importanza di presentare questo film proprio nella giornata dedicata alle donne. Ascani ha ricordato che il cammino verso l’emancipazione e l’autodeterminazione femminile è ancora costellato da molteplici difficoltà, tra cui il gap salariale, le disparità nel lavoro di cura e la violenza di genere, tematica ancora tragica e attuale come dimostra il numero di femminicidi segnalati dall’inizio dell’anno.
Cortellesi, accolta con calore dall’assemblea, ha esordito esprimendo il suo onore nel poter presentare il suo lavoro in un contesto così prestigioso. La regista ha voluto raccontare non solo i diritti negati ma anche quelli conquistati, che oggi permettono alle donne di svolgere ruoli attivi sia nella società che nelle istituzioni democratiche. Inoltre, ha evidenziato il supporto ricevuto dai produttori, nonostante il film non rappresentasse a priori una sicura promessa di successo commerciale.
La Cortellesi ha poi lanciato un appello ai presenti, indipendentemente dalle appartenenze politiche, sottolineando l’importanza di procedere uniti per garantire alle future generazioni un’educazione basata sull’affettività e sul rispetto reciproco, elementi fondamentali per prevenire la violenza sulle donne ed eradicare questo fenomeno sociale, ancora troppo presente.
Il messaggio emerso è chiaro: la cultura e l’educazione possono giocare un ruolo cruciale nel plasmare la società e correggere quei comportamenti deleteri che trovano ancora spazio nel tessuto sociale italiano. La proiezione di “C’è ancora domani” alla Camera diventa così non solo un momento di commemorazione, ma anche una piattaforma da cui lanciare una sfida per il futuro: costruire un mondo dove l’uguaglianza di genere non sia solamente un obiettivo da raggiungere, ma una realtà consolidata.