
“La battaglia contro l’alta inflazione è tutt’altro che conclusa”. Così esordisce Christine Lagarde nel suo recente intervento sul blog della Banca Centrale Europea, soli due giorni dopo il primo abbassamento dei tassi d’interesse dal 2019. La Presidente della BCE sottolinea la necessità di mantenere un atteggiamento di guardia alta, nonostante i miglioramenti osservati in più settori.
Lagarde prosegue evidenziando che, sebbene ci sia la prospettiva di raggiungere il 2% di inflazione entro la fine dell’anno – obiettivo prefissato dall’Eurotower – la strada verso la normalizzazione è ancora lunga e imponente. “Affrontiamo un percorso complesso, che richiederà attenzione costante, dedizione e persistenza”, dichiara. Questi elementi saranno essenziali per navigare attraverso le turbolenze economiche presenti e future.
Esplicando ulteriori dettagli sulla strategia a medio termine, la presidente attira l’attenzione sul mantenimento di una politica di tassi d’interesse elevati. Tale approccio si dimostra essenziale per tenere le redini dell’inflazione, garantendo così una stabilità dei prezzi durevole. Tale decisione riflette una prudenza che, sebbene pesante a breve termine per crediti e investimenti, si rivela vitale per una crescita sostenibile a lungo periodo.
“In sintesi”, continua Lagarde, “abbiamo bisogno di mantenere ancora per qualche tempo la pressione sui freni, anche se la situazione attuale non è urgente come in passato.” Le decisioni future, spiega, saranno guidate da un trinomio di fattori: l’effettiva riduzione dell’inflazione verso il bersaglio prefissato, il rilassamento delle pressioni sui prezzi e il successo delle politiche monetarie adottate finora nel contrarre l’inflazione.
Lagar Paul conclure: “Questi elementi saranno determinanti nel decidere quando potremo alleggerire la pressione, alleggerendo così anche i tassi d’interesse”. Questa transizione, tuttavia, non sarà né immediata né esente da sfide, poiché il recupero economico globale rimane fragile e l’inflazione ad alta frequenza potrebbe ancora presentare delle insidie.
In definitiva, la narrazione di Lagarde delineata nel suo intervento non soltanto riafferma l’impegno della BCE nella lotta all’inflazione ma evidenzia anche la complessità delle dinamicqe economiche correnti. La cautela e la perseveranza saranno, quindi, i timonieri di una politica che ambisce non solo a stabilizzare i prezzi ma anche a fondare le basi per un futuro economico equilibrato e resiliente. Questa è una testimonianza chiara del difficile equilibrio che la BCE cerca di mantenere tra stimolo economico e controllo inflazionistico, un bilico che definirà il cammino verso la ripresa in un panorama post-pandemico incerto.