In seguito alla notizia del recente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) che ha aperto la strada alla cessione di parte della partecipazione pubblica in Poste Italiane, l’amministratore delegato dell’azienda prende posizione in Senato. Durante l’audizione in Commissione comunicazioni, Matteo Del Fante, ha confermato che la possibile variazione dell’assetto azionario non influenzerà in alcun modo le operazioni o la direzione intrapresa da Poste Italiane.
Il dibattito sulla parziale privatizzazione di Poste Italiane, un tema che suscita sempre grande interesse e preoccupazione, è stato indirizzato direttamente da Del Fante. La discussione ruota intorno alla preoccupazione che un ulteriore ridimensionamento della quota pubblica possa portare a conseguenze sul servizio offerto, sull’occupazione e sulla politica delle acquisizioni aziendali. In particolare, i timori espressi riguardano la possibilità di chiusure di uffici postali e influenze esterne sulle strategie aziendali.
L’amministratore delegato, con tono rassicurante, ha smentito tali preoccupazioni dichiarando che non ci saranno ricadute negative. Ha evidenziato che la “privatizzazione” di cui si parla risale al 2015, anno in cui Poste Italiane fu introdotta in Borsa, e che quindi l’azienda è già controllata dal mercato in certa misura. Le scelte strategiche e operative dipendono dal management dell’azienda e dalle direttive dell’azionista di riferimento, così Del Fante ha voluto sottolineare l’autonomia e la solidità gestionale di Poste Italiane indipendentemente dalla composizione dell’azionariato.
Poste Italiane ha recentemente delineato un nuovo piano strategico fino al 2028, puntando sull’innovazione digitale, lo sviluppo del commercio elettronico, e sul potenziamento dei servizi finanziari e assicurativi. Questo piano è concepito per garantire crescita e stabilità a lungo termine.
Nell’ottica dell’amministratore delegato, la chiarezza della visione aziendale e l’impegno del management saranno la chiave per mantenere alta la qualità del servizio offerto ai cittadini. Mentre si attende di vedere quale sarà l’impatto della riduzione della quota pubblica sull’azionariato di Poste Italiane, l’audizione di Del Fante in Senato ha portato un messaggio di stabilità e fiducia verso il futuro dell’azienda.