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Potenziale Fotovoltaico sui Tetti dei Centri Commerciali: Una Nuova Frontiera Energetica

In ECONOMIA
Maggio 14, 2024

In un’era in cui le politiche ambientali impongono limitazioni all’installazione di pannelli solari su terreni agricoli, i tetti dei centri commerciali si rivelano un terreno fertile per la generazione di energia rinnovabile. Secondo recenti studi elaborati dal Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (Cncc) in collaborazione con The European House – Ambrosetti, si stima che i tetti dei centri commerciali italiani possano ospitare impianti fotovoltaici con una capacità complessiva fino a 1,1 GW. Questo valore rappresenta circa il 3,5% dell’attuale capacità fotovoltaica installata nel Paese, evidenziando un potenziale significativo nella lotta contro il cambiamento climatico e nella promozione di una maggiore sostenibilità energetica.

L’ampia superficie disponibile, calcolata attorno ai 13 milioni di metri quadrati, non solo offre una soluzione pratica e immediata alle restrizioni vigenti ma si configura anche come una leva economica di rilievo. L’adozione di questa tecnologia sui centri commerciali potrebbe ridurre sostanzialmente le emissioni di CO2 legate al settore, che attualmente rappresentano una fetta significativa dei costi operativi di queste strutture, variabile tra il 10% e il 20%.

Da un punto di vista economico, il valore generato lungo l’intero ciclo di vita degli impianti fotovoltaici potrebbe ascendere a circa 2 miliardi di euro. Un’iniezione di capitali, pari alla metà degli investimenti correnti del settore dei centri commerciali, che potrebbe rivitalizzare non solo l’industria energetica ma l’intera economia locale.

Tuttavia, affinché questo potenziale venga pienamente realizzato, è necessario un intervento normativo mirato. Il documento di posizione redatto dal Cncc mette in luce la necessità di un quadro legislativo più favorevole, che includa incentivi fiscali e norme di sostegno per gli impianti di maggiore dimensione. In particolare, si sollecita l’espansione delle dimensioni consentite per le Comunità Energetiche Rinnovabili, permettendo così anche alle grandi imprese di parteciparvi attivamente. Si propone inoltre di estendere la fruizione delle tariffe incentivanti anche agli impianti con potenza superiore a 1 MW e di allargare l’accesso agli incentivi statali per la realizzazione di impianti rinnovabili, indipendentemente dalla dimensione demografica dei Comuni ospitanti.

L’approccio suggerito si articola attorno all’idea di una beneficenza bilaterale: da un lato, i centri commerciali diminuirebbero la propria impronta carbonica e i costi energetici, dall’altro, contribuirebbero attivamente alla resilienza e sostenibilità dell’infrastruttura energetica nazionale.

Il passo successivo proposto è quello di un dialogo costruttivo tra i rappresentanti del settore dei centri commerciali e le istituzioni. Solo attraverso un confronto aperto e una collaborazione effettiva sarà possibile assicurare che le potenzialità di questa innovativa via per la generazione di energia pulita siano pienamente sfruttate, consolidando il ruolo dell’Italia nella lotta globale contro il cambiamento climatico. Una strategia che non solo tutela l’ambiente ma rilancia anche l’economia, dimostrando come sostenibilità e sviluppo possano procedere di pari passo.

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Redazione