
L’Italia si conferma tra i Paesi europei con i premi medi più elevati per l’assicurazione obbligatoria Rc auto. A rilevarlo è la Relazione annuale 2024 dell’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, che ha analizzato l’andamento del settore nel 2023. Secondo i dati, il prezzo medio della copertura Rc auto in Italia è stato il più alto dell’Unione Europea, superato soltanto dal Regno Unito. Una posizione che si conferma da anni, anche se – come segnala l’IVASS – il divario con gli altri Paesi europei si è gradualmente ridotto a partire dal 2012. Tra i principali fattori che spiegano il costo più elevato delle polizze italiane figurano:
- I costi di riparazione più alti rispetto ad altri mercati europei;
- Un sistema di risarcimento per danni fisici e decessi particolarmente oneroso;
- L’incidenza delle frodi assicurative, ancora diffusa in alcune aree del Paese;
- Differenze territoriali marcate nei premi, con città come Napoli e Roma che registrano costi medi ben superiori rispetto ad altre aree.
L’IVASS ha comunque sottolineato che il mercato italiano ha mostrato segnali di miglioramento: il differenziale con i principali mercati europei si è progressivamente ridotto negli ultimi dieci anni, anche grazie a interventi normativi e a una maggiore diffusione di strumenti antifrode come la scatola nera installata sui veicoli. Resta però il nodo di una spesa che incide in modo significativo sul bilancio delle famiglie italiane, soprattutto in un contesto di inflazione elevata e aumento generale dei costi di mobilità. Secondo gli esperti del settore, per ridurre ulteriormente il gap con l’Europa sarà necessario intervenire su vari fronti: dal contenimento dei costi di riparazione, alla revisione dei criteri di risarcimento per danni fisici, fino a un contrasto più deciso alle frodi.
Rc auto in Europa: il confronto
Dal confronto con gli altri Paesi emerge che in nazioni come Francia, Germania e Spagna i premi medi sono decisamente inferiori rispetto all’Italia. Anche il sistema di gestione dei sinistri in questi Paesi contribuisce a contenere i costi complessivi per le compagnie assicurative e, di conseguenza, per i consumatori.
dalla redazione
