
La Campania potrebbe diventare il terreno più caldo della prossima tornata elettorale. Ne è convinta Mara Carfagna, segretaria di Noi Moderati, che in un’intervista su un quotidiano nazionale non ha escluso una sua discesa in campo. “Ho detto e confermo che se il centrodestra mi chiedesse un impegno personale e diretto ci rifletterei – ha spiegato Carfagna –. Per il momento ribadisco il mio sostegno alla candidatura del viceministro Edmondo Cirielli”. L’ex ministra ha ridimensionato il peso delle rilevazioni demoscopiche sui singoli candidati, sottolineando come le regionali siano “una partita di squadra”: a fare la differenza saranno le liste, i programmi e le intese con il territorio. Carfagna ha insistito sulla necessità di prendersi il tempo giusto per costruire un progetto politico solido: “Si tratta di scelte che incideranno sul futuro della Campania per i prossimi cinque anni”. Al centro della riflessione anche il ruolo dell’area moderata: “Tutti sanno che in Campania vincerà chi saprà tessere alleanze con il mondo riformista, che esiste, è vivace e produce un’ottima politica di territorio. Non riesco a immaginare che sindaci e consiglieri di ogni sigla centrista si schierino con la scelta populista ed estremista del Pd”. Per la leader di Noi Moderati, la partita resta apertissima: “La Campania è assolutamente contendibile. Potrebbe essere la sorpresa di questo autunno. Il ciclo di Vincenzo De Luca è finito: i cittadini non credo vogliano tenerselo come governatore-ombra, il ruolo che senz’altro avrà se vince la sinistra”. Una presa di posizione che accende i riflettori sul futuro del centrodestra campano, chiamato a scegliere in tempi rapidi il profilo più adatto a sfidare la macchina elettorale del governatore uscente e a misurarsi con un elettorato moderato ancora in cerca di una collocazione.
di Marco Iandolo
