Nel recente contesto economico, il dibattito su misure efficaci per stimolare la crescita è centrale nelle agende dei policymaker. Una figura prominente in questo dibattito è Elena Goitini, AD di Bnl e capofila per l’Italia del gruppo Bnp Paribas. In occasione di un evento in memoria dell’ex AD della banca, Fabio Gallia, Goitini ha espresso un cauto ottimismo riguardo lo stato e le prospettive dell’economia italiana.
Il quadro descritto da Goitini riconosce le sfide attuali ma presenta anche un vettore di speranza: recenti dati economici mostrano una resilienza, benché moderata, rispetto alle previsioni. Questa tenuta, secondo Goitini, è pronta a beneficiare significativamente dalla recente politica di taglio dei tassi di interesse. Questa mossa è vista come un catalizzatore che potrebbe “dare un grande impulso” alla crescita economica del Paese.
Inoltre, Goitini ha discusso di varie misure che sono state introdotte per rinforzare la fiducia degli imprenditori italiani e rilanciare gli investimenti. Una di queste iniziative è Industry 5.0, un nuovo paradigma industriale che mira a incrementare l’integrazione della tecnologia avanzata nei processi produttivi, facendo leva su personalizzazione e sostenibilità.
La sfida principale che l’Italia affronta ora, secondo la dirigente, è il recupero della produttività. Uno degli obiettivi primari per ripristinare tassi di crescita sostenibili consiste nell’aumentare gli investimenti fino ai livelli osservati nel biennio 2020-2022, durante il quale gli investimenti avevano segnato un incremento del 20%, o del 15% se depurati dagli investimenti nel settore immobiliare.
Per quanto riguarda la politica monetaria, Goitini si aspetta un’azione immediata e ulteriori passi nel prossimo futuro. Prevede una diminuzione dei tassi di 1,5 punti percentuali entro il 2025, una misura che potrebbe facilitare ulteriormente gli investimenti privati e pubblici, dando slancio all’economia nazionale. Questa previsione non solo evidenzia una fiducia nella capacità di recupero del Paese, ma indica anche un impegno continuato da parte delle autorità finanziarie nel sostegno alla crescita.
La visione di Goitini su queste politiche non è isolata, con molti economisti che sottolineano l’importanza dei tassi di interesse come leva economica, particolarmente in periodi di incertezza. Per l’Italia, un paese con un considerable debito pubblico, la gestione dei tassi di interesse è particolarmente critica. Abbassare i tassi può alleggerire il servizio del debito, aumentare la liquidità disponibile per investimenti e consumi e, nel contesto attuale, può rivelarsi una strategia decisiva.
In conclusione, il panorama delineato da Goitini propone un metodo bilanciato tra cautela e ottimismo, dove ogni passo è calibrato per rafforzare le fondamenta economiche e promuovere una crescita inclusiva e sostenibile. Se le previsioni dell’AD si rivelassero accurate, potremmo assistere a una graduale ma costante risalita dell’economia italiana, con benefici prolungati sia per il tessuto imprenditoriale che per la società nel suo complesso.