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Rigenerazione di Bagnoli: dal Decadimento Industriale a Polo di Innovazione e Sostenibilità

In POLITICA
Luglio 15, 2024

La storia industriale di Bagnoli, marcata dalla cessazione dell’attività dell’Italsider il 20 ottobre 1990, ha segnato indelebilmente il tavolo del destino per questo quartiere di Napoli. Superando oltre tre decenni di negoziazioni, accordi di programma e impegni finanziari falliti, sembra che un nuovo orizzonte si stia finalmente aprendo per questa area.

La svolta tanto attesa si concretizza con la firma di un protocollo che vede protagoniste le figure del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, anche commissario straordinario per Bagnoli. L’obiettivo dichiarato è quello di accelerare la realizzazione degli interventi pianificati per il risanamento ambientale e la rigenerazione urbana del settore. Secondo Manfredi, Bagnoli non può permettersi ulteriori delusioni, essendo una comunità che ha sofferto per troppe promesse non mantenute.

Il cuore del progetto riguarda la creazione di un Parco urbano, destinato a diventare il polmone verde della città. Questo vasto spazio, esteso su circa 250 ettari, mira a integrare residenze, servizi e strutture ricettive, configurandosi come il hub centrale delle attività e della vita quotidiana del quartiere.

Importanti sono anche le bonifiche del suolo, alcune delle quali sono già state completate, mentre altre sono in corso di realizzazione o previste per essere attivate entro il 2024. A queste si aggiungono le bonifiche del mare e la revisione della strategia per la ‘colmata’, una vasta area di 195.000 metri quadrati, creata negli anni ’60 come riempimento tra due pontili industriali.

Il piano finanziario, supportato dall’attuale governo con fondi consistenti che superano il miliardo e 200 milioni di euro, si articola in diversi progetti a lungo termine: sviluppo di infrastrutture viarie e idrauliche da completarsi entro il 2030, la realizzazione del Parco urbano prevista per il 2029, e il rinascimento del waterfront e della spiaggia pianificati per il 2031.

L’approccio scelto per la rinascita di Bagnoli è deciso e multidimensionale. Non si tratta solo di un recupero ambientale e urbanistico, ma di un rilancio economico attraverso l’insediamento di imprese incentrate sulla green economy e sulla blue economy, la promozione di centri di ricerca e l’offerta di opportunità di alta formazione. Sottinteso nel programma è un ambizioso intento di riforgiare l’identità stessa del quartiere, trasformandolo in un modello di sostenibilità e innovazione.

Mentre il percorso di trasformazione di Bagnoli è ancora in corso, l’attesa e le aspettative rimangono elevate. La comunità locale, che ha vissuto decenni di incertezze e sperimentato troppo spesso il peso delle promesse non mantenute, osserva con un cauto ottimismo. La nuova roadmap, descritta da Manfredi come “robusta, affidabile e precisa”, è più che mai necessaria per restituire a Bagnoli e ai suoi abitanti la dignità e la prosperità che aspirano a ritrovare.

Questo ambizioso progetto non solo mira a risanare le ferite di un passato industriale obsoleto, ma si propone di ridisegnare il futuro di un’intera comunità, restituendo una visione e un’opportunità di crescita sostenibile e lungimirante. La promessa è quella di un quartiere che possa essere esempio di rinnovamento urbanistico e sostenibilità ambientale, dove la storia industriale lascia il posto a un’eredità di verde, acqua e vita.