Il mese di settembre ha segnato un punto di svolta per il settore retail italiano, mostrando un’impressionante ripresa nelle vendite al dettaglio, contrastando il calo registrato nel mese precedente e proporcionando una ventata di ottimismo per commercianti e analisti economici. Secondo i dati rilasciati dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), le vendite al dettaglio hanno registrato un aumento del 1,2% su base mensile, tanto in termini di valore quanto di volume. Questo incremento testimonia una notevole capacità di resilienza del settore.
Analizzando il dettaglio, il segmento dei beni alimentari ha mostrato significative performance positive, con un aumento del 1,7% in valore e dell’1,5% in volume rispetto al mese precedente. Questi numeri non solo riflettono una ripresa della domanda interna, ma evidenziano anche come le dinamiche di consumo stiano lentamente tornando ai livelli pre-crisi, sostenute da un rinnovato ottimismo e da una maggiore propensione al consumo da parte delle famiglie italiane.
Il comparto dei beni non alimentari non è stato da meno, registrando un incremento dello 0,9% in valore e dell’1,1% in volume. Questo aumento è indice di un rinnovato interesse verso beni di consumo durabile e non durabile, segnale che potrebbe preludere a un allentamento nelle tensioni accumulate nei mesi precedenti, legate a incertezze economiche e politiche.
Su base annua, l’aumento delle vendite al dettaglio è stato più contenuto, ma comunque positivo. La crescita dello 0,7% in valore e dello 0,3% in volume su base annua suggerisce una stabilizzazione del settore, con prospettive di crescita moderate ma costanti. In particolare, le vendite di beni alimentari su base annua hanno mostrato un aumento dello 0,6% in valore, anche se il volume ha subito una leggera contrazione dello 0,6%, riflettendo variazioni nei comportamenti di spesa e forse anche un diverso mix di prodotti acquistati.
Per quanto riguarda i beni non alimentari, l’incremento annuo sia in valore sia in volume (rispettivamente +0,7% e +0,9%) è un indicatore di una fiducia in ripresa tra i consumatori, che sembrano orientarsi verso una maggiore varietà di prodotti, compresi quelli legati al miglioramento personale e della casa, settori che hanno beneficiato di una nuova vitalità post-lockdown.
Questi dati offrono una fotografia di un settore in lenta ma progressiva ripresa, segnalando che il peggio potrebbe essere alle spalle. Resta da vedere come questa tendenza si evolverà nei prossimi mesi, con la speranza che il ritrovato slancio nel consumo interno possa fungere da catalizzatore per una più ampia ripresa economica. Di certo, il panorama retail italiano mostra segnali di una resilienza che potrebbe svolgere un ruolo chiave nella traiettoria economica del paese nel breve a medio termine.