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Rissa a Montesarchio: quattro giovani fermati per il pestaggio di due ragazzi.

In BENEVENTO, CAMPANIA, CRONACA
Ottobre 05, 2025
Un 17enne in coma farmacologico

Quattro giovani, tre 19enni e un 20enne, tutti originari di Benevento, sono stati fermati dai carabinieri della Compagnia di Montesarchio nell’ambito delle indagini sul violento episodio avvenuto nella notte tra sabato e domenica all’esterno di un locale del centro caudino.   Secondo una prima ricostruzione, una rissa scoppiata per motivi ancora in corso di accertamento sarebbe degenerata, culminando nel ferimento di due ragazzi: un 17enne di Vitulano e un 18enne di Foglianise, colpiti con una mazza da baseball.   Il 17enne, Gaetano, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale “San Pio” di Benevento, dove è stato operato. Le sue condizioni restano gravi: si trova in coma farmacologico e la prognosi è riservata. Il coetaneo 18enne ha riportato ferite meno gravi, ma è tuttora sotto osservazione.   I quattro giovani fermati – assistiti dagli avvocati Luca Russo, Michele Russo, Camillo Cancellario, Fabio Russo e Francesco Altieri – sono attualmente ascoltati nella caserma di Montesarchio dal pubblico ministero Marilia Capitanio. Al termine degli interrogatori, per loro potrebbe scattare una misura precautelare.   Secondo quanto si è appreso, il 20enne avrebbe risposto alle domande del magistrato, mentre gli altri tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.   L’ipotesi di reato contestata è tentato omicidio. Intanto prosegue senza sosta il lavoro dei carabinieri, che stanno raccogliendo testimonianze e verificando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e individuare eventuali altri partecipanti alla rissa.  Le vittime sono assistite dagli avvocati Antonio Leone (per il 17enne di Vitulano) e Raffaele Scarinzi (per il 18enne di Foglianise).   L’intera comunità caudina è sconvolta dall’accaduto. Numerosi i messaggi di solidarietà e vicinanza alla famiglia del giovane in gravi condizioni.

di Marco Iandolo