La saga dell’apertura del Tunnel di Tenda continua con un nuovo capitolo che vede la Francia negare la possibilità di un’inaugurazione anticipata della struttura, prevista per facilitare la circolazione transfrontaliera tra Italia e Francia. La decisione è stata comunicata nell’ultimo incontro intergovernativo, gettando una luce di incertezza sul completamento dell’imponente opera infrastrutturale.
Nonostante le numerose aspettative e i tentativi da parte di Anas di accelerare la procedura, proponendo un’apertura parziale in “modalità cantiere” che avrebbe permesso il transito dei veicoli in determinate fasce orarie dal 30 dicembre 2024, la parte francese ha espresso una ferma opposizione. Questo rifiuto comporta uno slittamento della data d’apertura al traffico, ora prevista per la primavera successiva, lenendo i collegamenti tra le due nazioni lungo la pittoresca valle di Vermenagna.
L’impatto della decisione non è solo temporale ma anche economico. Il ritardo nell’operatività del tunnel rallenta significativamente l’integrazione delle reti stradali di Italia e Francia, essenziali per il trasporto commerciale e turistico nella regione. Inoltre, il tessuto economico locale, che anteviveva una ripresa grazie alla promessa di una mobilità più fluida e rapida, deve ora rassegnarsi ad un’attesa più lunga.
Gli operatori economici e i residenti delle zone limitrofe vedono così posticipare le potenzialità di sviluppo economico e sociale promesse dall’infrastruttura. A questo si aggiunge la delusione dei pendolari e dei turisti, che avrebbero beneficiato di riduzioni significative nei tempi di viaggio.
Tuttavia, il rifiuto francese di anticipare l’apertura potrebbe essere visto sotto una luce di prudenzialità, considerando i possibili rischi legati alla sicurezza in una struttura ancora parzialmente in costruzione. La Francia, quindi, sembra propendere per una linea di cautela, privilegiando la completa finalizzazione dei lavori e l’assicurazione che tutte le normative di sicurezza siano scrupolosamente rispettate prima di permettere il passaggio di veicoli e persone attraverso il tunnel.
In conclusione, mentre i motivi di questa decisione possono essere compresi sotto l’ottica della sicurezza e della programmazione accurata, le ripercussioni sul tessuto economico e sulla qualità della vita dei cittadini sono innegabili. Si spera che i prossimi mesi possano vedere un’accelerazione nei lavori di completamento e che le autorità francesi possano rivedere la loro posizione in vista di una collaborazione più fruttuosa e di un benvenuto progresso infrastrutturale a beneficio di entrambe le nazioni.