
In una rivelatrice intervista rilasciata al quotidiano ‘Il Mattino’, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha delineato la visione del suo governo per il Mezzogiorno, esponendo un’analisi critica e dettagliata delle future politiche economiche e sociali destinate a rimpolpare il sud dell’Italia. Contrariamente alla prassi governativa che ha visto il Sud vivere di sussidi, Meloni propone un radicale cambiamento di paradigma, mirando a trasformare questa vasta area in un centro pulsante di crescita e innovazione.
Meloni critica la percezione storica del Sud come una landa marginale, relegata agli ultimi posti nell’economia nazionale. “Il Mezzogiorno non è più la periferia, ma il cuore pulsante del futuro,” afferma Meloni. Le sue parole pongono l’accento sulla necessità di vedere il Mezzogiorno non come un fardello ma come una risorsa preziosa, riconoscendo le sue potenzialità uniche nel contesto geopolitico euromediterraneo.
Nel corso degli anni, diverse amministrazioni hanno tentato di appianare le disparità economiche tra Nord e Sud con politiche di sostegno temporaneo che non hanno generato un vero sviluppo. Invece, il piano di Meloni mira a implementare una strategia più organica e duratura. Tra le iniziative spicca la creazione di una Zona Economica Speciale unica per l’intero Mezzogiorno, una mossa che potrebbe catalizzare investimenti e stimolare l’occupazione attraversando diverse regioni.
Un elemento chiave della strategia di Meloni è l’istituzione del Fondo perequativo infrastrutturale, con l’obiettivo di assicurare che almeno il 40% dei fondi pluriennali per gli investimenti sia destinato alle regioni meridionali. Questo approccio non solo equilibra la distribuzione delle risorse finanziarie ma pone le basi per una reale convergenza infrastrutturale tra il nord e il sud del paese.
La riforma della gestione dei fondi europei è un altro pilastro della politica di Meloni, intesa a fornire al Sud gli strumenti necessari per competere su un piano di parità con il resto del paese. Oltre 2,8 miliardi di euro sono stati allocati per promuovere la creazione di nuovi posti di lavoro, principalmente nelle regioni meridionali, dimostrando un concreto impegno verso la riduzione della disoccupazione endemica che affligge quest’area.
La posizione geografica dell’Italia, al centro del Mediterraneo, offre un’opportunità unica, soprattutto in termini di approvvigionamento energetico. Meloni vede il Sud come il futuro hub energetico dell’Europa, sfruttando la posizione strategica per migliorare le connessioni energetiche e incrementare le fonti rinnovabili. Questo tracciato di sviluppo potrebbe rafforzare i legami economici tra il Nord Africa, l’Italia e il resto dell’Europa, posizionando l’Italia come un attore centrale nelle dinamiche geopolitiche regionali.
In conclusione, la strategia delineata da Giorgia Meloni rappresenta una mossa audace e ambiziosa. Se queste politiche verranno attuate efficacemente, potrebbero segnare l’inizio di una nuova era per il Mezzogiorno, un’era caratterizzata da crescita, sviluppo e integrazione tanto attesa nel tessuto economico e sociale dell’Italia e dell’Europa intera. Resta da vedere come queste iniziative verranno gestite e quali saranno i risultati tangibili, ma l’impegno espresso dalla Premier sottolinea una volontà politica forte di riscrivere il ruolo del Sud nell’Europa del futuro.