In risposta alle nuove sfide economiche, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha delineato una traiettoria chiara per la gestione delle finanze pubbliche italiane. Nel corso dell’ultima riunione del Consiglio dei Ministri, ha presentato l’aggiornamento del Piano Strutturale di Bilancio di medio termine, indicando un percorso finanziario pronto a sostenere il Paese nei prossimi anni.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), sottolinea come gli adeguamenti siano il risultato di una revisione accurata delle precedenti stime, supportata dagli ultimi dati rilevati dall’Istat riguardanti la contabilità nazionale e ulteriormente confermati dai nuovi calcoli sulla crescita del PIL e sul debito. Quest’aggiornamento non solo risponde a un’esigenza di chiarimento in vista delle future manovre economiche, ma rappresenta anche un segnale di trasparenza verso le istituzioni europee e il contesto economico più ampio.
Dettagliatamente, le previsioni del Mef indicano un aumento annuo della spesa primaria netta che si terrà su una media vicina all’1,5%. Con variazioni che partono da un +1,3% nel 2025, fino a raggiungere picchi di +1,9% nel 2027 e poi moderarsi gradualmente fino al 2031, il percorso di crescita si presenta equilibrato e soprattutto sostenibile.
Il Ministro Giorgetti ricorda come il Piano sia stato il frutto di dialoghi costruttivi con le parti sociali, confermando un approccio di governo che predilige la concertazione e l’inclusività nelle decisioni di rilievo nazionale. E, in effetti, la traiettoria delineata rispecchia un desiderio di continuità, ma anche di attenzione nei confronti delle prospettive economiche delineate dalla Commissione Europea. Questo è visto come un impegno a mantenere un bilancio rigoroso, che mira ad un debito pubblico controllabile nel tempo.
Al fine di giugno 2023, il rapporto debito/PIL si prevede diminuirà significativamente, attestandosi al 134,8%, il che mostra un miglioramento rispetto al 137,3% precedentemente previsto. Questo decremento è parte di una strategia più ampia che prevede che a partire dal 2027 il debito inizi una discesa costante, aderendo alle nuove normative europee che promuovono una diminuzione media annua di un punto percentuale.
Significativo è anche il commento sulla situazione dei Superbonus edilizi, le cui compensazioni fiscali continueranno a influenzare il fabbisogno di cassa dello Stato fino al 2026. Questa situazione sottolinea l’intersezione tra politiche fiscali incentivanti e la necessità di una gestione prudente delle risorse pubbliche.
Il quadro che emerge dal Piano di Bilancio Medio Termine è dunque uno di prudenza, ma anche di progressiva accortezza finanziaria. Questa strategia consentirà all’Italia non solo di navigare con maggior sicurezza tra le incertezze globali, ma anche di porsi come modello di gestione fiscale responsabile e attenta alle dinamiche sociali ed economiche del proprio territorio.